Città metropolitana

Caos vaccini, 71 sindaci scrivono a Fontana e Gallera: "Fate chiarezza"

I primi cittadini lamentano l'insufficienza delle dosi fornite e l'incertezza rispetto alle forniture future,

Caos vaccini, 71 sindaci scrivono a Fontana e Gallera: "Fate chiarezza"
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I vaccini antinfluenzali non bastano. Così 71 sindaci lombardi, tra cui uno del centrodestra, hanno scritto in Regione chiedendo chiarezza.

Campagna vaccinale: è caos

Settantuno sindaci della Città metropolitana di Milano (tra cui uno di centrodestra, Giovanni Luciano Triulzi, del Comune di Cusago) hanno firmato un appello rivolto ad Attilio Fontana, e all’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera, per chiedere chiarezza rispetto al caos sulla somministrazione dei vaccini antinfluenzali. “Purtroppo registriamo  che, diversamente da quanto previsto dalla circolare ministeriale «Prevenzione e controllo dell'influenza: raccomandazioni per la stagione 2020-2021», non solo la campagna vaccinale, impostata dalla Direzione Generale Welfare di Regione Lombardia ma poi scaricata in toto sull’ATS, non è partita ad inizio ottobre, ma risulta essere incredibilmente in ritardo avendo, a distanza di un mese, coinvolto una infinitesima porzione dei possibili destinatari”, hanno scritto i primi cittadini.

Dosi insufficienti

I sindaci dopo un confronto con i medici di base hanno denunciano l’insufficienza di dosi fornite e l’incertezza rispetto a future forniture. Una cinquantina di dosi a fronte di richieste mediamente molto superiori, tra le 400 e le 500, non sono sufficienti neppure per i  pazienti “super-fragili”. Ma non solo. I primi cittadini hanno lamentato uno scarso coinvolgimento rispetto alla messa a disposizione di spazi comunali per le vaccinazione di coloro impossibilitati a effettuarla tramite il medico di famiglia. “Il risultato di tale carente organizzazione è che molti cittadini non riusciranno a fissare un appuntamento e possiamo già certificare che, nel ristretto novero di chi è riuscito a prenotare, a diversi sono stati prospettati notevoli spostamenti in alcuni casi addirittura in sedi fuori dalla Città metropolitana”,  hanno spiegato i sindaci. L’appello quindi di riconsiderare la possibilità di estendere la campagna vaccinale anche alle sedi comunali già individuate e di prevedere ulteriori sedute per raggiungere una più ampia platea possibile.

Approvigionamento e forniture

Un’altro punto evidenziato dai primi cittadini ha riguardato l’approvvigionamento e le forniture dei vaccini, principale causa dei ritardi. Nella lettera i sindaci hanno chiesto la conferma della messa a disposizione di un milione di dosi, a fronte di un numero potenziale tra 600 e 650mila cittadini da vaccinare. “Vi chiediamo di conoscere la programmazione aggiornata e completa della consegna delle dosi - hanno scritto - In modo da permettere alle nostre Amministrazioni di supportare al meglio i medici, di poter comunicare informazioni dettagliate ai cittadini, ai fini di una migliore organizzazione complessiva e, in caso di necessità, aiutare la distribuzione dei vaccini. In qualità di sindaci per sensibilità e per le nostre attribuzioni in materia di Salute Pubblica, rinnoviamo la nostra disponibilità a collaborare per favorire la piena efficacia della campagna vaccinale antinfluenzale per il bene delle nostre comunità, della Città metropolitana e della nostra Regione”, hanno concluso.

I firmatari

Tra i 71 primi cittadini firmatari dell'appello a Regione Lombardia, figurano anche: Douglas De Franciscis - Basiano, Angela Comelli - Bellinzago Lombardo, Curzio Aimo Rusnati – Bussero, Roberto Maviglia - Cassano d'Adda, Ermanno Zacchetti - Cernusco sul Naviglio, Lucia Mantegazza - Gessate, Lorenzo Fucci - Liscate, Pamela Tumiati - Masate, Antonio Fusé - Melzo, Caterina Molinari - Peschiera Borromeo, Ivonne Cosciotti - Pioltello, Silvio Giuseppe Maria Lusetti - Pozzuolo Martesana, Roberta Maietti - Rodano, Paolo Micheli - Segrate, Diego Cataldo - Trezzano Rosa, Franco De Gregorio - Truccazzano, Paolo Gobbi - Vignate, Dario Veneroni – Vimodrone.

 

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