Infiltrazioni e muffa

Cantiere "colabrodo" della scuola, la vicenda finisce in Procura

L'Amministrazione comunale di Brugherio ha nominato un avvocato penalista per redigere la denuncia legata all'odissea della Leonardo da Vinci

Cantiere "colabrodo" della scuola, la vicenda finisce in Procura
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Il tempo passa e i problemi restano praticamente i medesimi. E così l’Amministrazione comunale di Brugherio ha deciso di compiere un passo in più in merito al cantiere "colabrodo" della scuola media Leonardo da Vinci, portando l’annosa vicenda direttamente all’attenzione della Procura di Monza. A essa toccherà il compito di capire se, oltre alle inadempienze contrattuali e ai dubbi sulla corretta esecuzione dei lavori, ci siano anche dei risvolti penali.

Si lavora a un esposto in Procura per il cantiere "colabrodo"

Villa Fiorita ne è convinta, tanto che ha deciso di conferire l’incarico a un avvocato che avrà il compito di fare il punto della situazione e preparare la documentazione da inoltrare alla Procura. Il tutto "provvedendo, se necessario, alla presentazione di denuncia/esposto/querela agli organi competenti", ha spiegato il segretario generale del Municipio, sbloccando i 12mila euro di parcella per il legale esterno. Un importo elevato che racconta la complessità della situazione.

La decisione della Giunta di Brugherio

Negli atti (sia di Giunta, sia dei dirigenti) non viene mai citata la Leonardo. L’Amministrazione, infatti, preferisce per il momento mantenere un basso profilo. Anche il sindaco Roberto Assi, infatti, si è trincerato dietro la riservatezza.

Non accenna, quindi, a bloccarsi la "telenovela" della riqualificazione energetica del plesso di via San Giovanni Bosco, partita nel 2018 con l’affidamento della commessa alla monzese Seli Manutenzioni e di fatto mai terminata, viste le copiose infiltrazioni che attagliano (a livelli diversi) gran parte dell’edificio. Tanto che l’acqua che gronda dal soffitto costringe la scuola a istituire delle "corsie protette" per far entrare in fila indiana gli studenti.

Un caso complesso già al vaglio dei Tribunali (civili)

Come evidenziato nei documenti, si tratta di un "caso complesso, già oggetto di controversie e valutazioni in sede civile", con ricorsi e controricorsi al vaglio del Tribunale che hanno portato a ordinanze con le quali il giudice titolare del fascicolo ha imposto l’esecuzione di lavori «tampone» in attesa della chiusura complessiva del procedimento.

Ogni intervento, anche di piccola entità, deve seguire un iter preciso ed essere autorizzato di volta in volta dal giudice. Peccato che questo non sia avvenuto, almeno nei tempi precisi e con le modalità prescritte. Ed è questo l’aspetto che farebbe emergere "riflessi di natura penale", hanno proseguito da Villa Fiorita.

Le ordinanze del giudice disattese

Seli Manutenzioni, con un’ordinanza emessa a fine agosto a ridosso dell’inizio del nuovo anno scolastico, era tenuta a rifare completamente l’impermeabilizzazione della palestra (che rimane inagibile e inutilizzabile anche per le società sportive, la situazione potrebbe non cambiare nemmeno in occasione della prossima stagione), dell’aula di informatica e di parte dei corridoi.

Questi altri non sono che i punti dell’edificio in cui si verificano le infiltrazioni più pesanti, nonostante il plesso sia stato oggetto di un cantiere molto oneroso, da 3,2 milioni di euro, per l’efficientamento energetico, sotto l’Amministrazione del sindaco Marco Troiano. Proprio sui risultati finali dello stesso cantiere è in corso da anni un braccio di ferro legale tra il Municipio e l’operatore. Che ora si arricchisce di un tassello in più.

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