Cani da caccia trascurati da un pensionato in difficoltà economiche, interviene l'Enpa

Ricevevano scarse attenzioni secondo gli operatori dell'Enpa di Monza i cani da caccia che  nei giorni scorsi hanno portato via a un pensionato di Brugherio per poterli seguire e curare nel rifugio dell'associazione.

Il controllo

Il personale incaricato del Nucleo antimaltrattamento dell'Enpa ha infatti recentemente eseguito un sopralluogo nel terreno di un cacciatore a cui in passato erano stati tolti dei cani per detenzione non idonea. Dal controllo dei numerosi cani da caccia è emerso che le gabbie erano idonee e pulite. Ciò che non andava bene era che alcuni cani apparivano in sovrappeso e spaventati, segno di una scarsissima attività motoria e di bassissima socializzazione. Uno presentava anche un'infezione agli occhi visibilmente trascurata.

Il pensionato

Il proprietario, un pensionato, ha spiegato di non praticare più l'attività venatoria. Ha assicurato di recarsi sul posto quotidianamente per accudire gli animali ma ha aggiunto che, a causa del loro numero elevato e delle proprie gravi difficoltà economiche, non riusciva a seguirli adeguatamente né a curarli.

Nel rifugio

Gli operatori Enpa hanno così prelevato due femmine ex fattrici e altri due cani sprovvisti di microchip. Al brugherese sono state rilasciate prescrizioni per migliorare la condizione di detenzione dei cani rimasti (da una maggiore pulizia, allo sgambamento obbligatorio fino alle regolari visite veterinarie). La situazione è stata segnalata alle autorità competenti e sarà seguita anche successivamente. "Appena messe le zampe nel rifugio, Ultima, Giuggiola, Pigna e Caciotta, due beagle e due meticci cani da caccia, hanno letteralmente conquistato volontari e operatori, rivelandosi di una dolcezza incredibile", hanno commentato gli operatori.

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