Calendario con le dipendenti, armi e proiettili: ditta di munizioni nella bufera VIDEO
Un fuoco incrociato: "No a mercificazione della donna per veicolare messaggi pubblicitari".
Il calendario 2019 della ditta di Munizioni ha per protagoniste le dipendenti… e a Lecco si scatena la polemica.
Belle ragazze, armi e proiettili
Sulla Fiocchi Munizioni, storica azienda di Lecco presieduta da Stefano Fiocchi, è letteralmente piovuto – ironia della sorte – un fuoco incrociato.
Esposizione del corpo femminile, più armi come gioielli: contro questa scelta, che già ha fatto da subito molto discutere sui social per merito e metodo, s’è schierata prima un’ex parlamentare lecchese dem, Lucia Codurelli (“Care donne non ci siamo, che piaccia o no le cartucce sono armi e sponsorizzarle come gioco e belletti con il proprio corpo è molto grave”), seguita da una carica di sostenitrici fra cui l’ex consigliere comunale di Lecco Irene Riva, l’ex sindaco di Olgiate Dorina Zucchi, Rifondazione Comunista di Lecco e non ultima la Consigliera di Parità della Provincia di Lecco Adriana Ventura, che ha sintetizzato diverse sensibilità in una lunga lettera:
Particolarmente grave ci appare l’uso del corpo femminile per valorizzare armi, soprattutto alla luce di anni di lotte che ci hanno impegnato per realizzare l’emancipazione femminile e per contrastare la mercificazione del corpo della donna per veicolare messaggi pubblicitari.
Riteniamo insultante questo utilizzo dell’immagine delle donne, fonte di vita e non di morte, proprio nel 2019, anno in cui è stato attribuito il premio Nobel per la pace a Claudia Murad, donna vittima di stupro, anche questa forma di violenza usata come arma nei paesi in cui c’è la guerra.
QUI IL TESTO COMPLETO DELLA LETTERA APERTA: CONTINUA
E QUI LA POSIZIONE DI RIFONDAZIONE COMUNISTA