Caccia: WWF, Anche quest’anno in troppe Regioni aperture anticipate
Da domani tornano le doppiette e finisce la pace per gli animali.
Anche quest’anno molte regioni italiane stanno approvando pessimi calendari di caccia ed altri provvedimenti riguardanti l’attività venatoria. Ancora una volta la tutela della fauna selvatica, per un numero di regioni ancora troppo elevato, al centro e al sud, appare l’ultima delle preoccupazioni.
Caccia, il WWF deluso
Esistono ormai da decenni limiti e regole dettate dalla Unione Europea, dalle convenzioni internazionali e dalle norme Italiane, sulla base di rigorosi dati ed evidenze scientifiche, entro cui la caccia possa ritenersi lecita (sebbene rimanga in ogni caso eticamente esecrabile). Rispetto a tali regole molte nostre regioni scelgono tuttavia, in maniera illegittima, di rimanere impermeabili.
È rimasto inascoltato anche il richiamo del ministero dell’Ambiente che a luglio ha chiesto di sospendere, almeno per questa stagione venatoria, la caccia a Moriglione e Pavoncella, specie globalmente minacciate e per le quali la Commissione europea ha invitato tutti gli stati membri ad agire per una protezione integrale.
Aperture anticipate
Ciliegina sulla torta (purtroppo amara per gli animali selvatici e per la natura) sono le cosiddette “pre-aperture”, ovvero l’anticipo dell’avvio della stagione di caccia ai primi giorni di settembre, invece della terza domenica di settembre come stabilisce la legge nazionale n. 157/1992 sulla tutela della fauna selvatica e le attività di caccia, che quest’anno inizieranno domenica 1 settembre. È opportuno precisare che la legge, consente una deroga solamente in casi rigorosamente delimitati e certificati da ISPRA.
Calendari pubblicati in ritardo
Difficile stilare una classifica: molte regioni pubblicano i calendari venatori sempre più tardi, rispetto al 15 giugno data stabilita dalla legge 157/1992. Quest’anno la maggior parte delle regioni hanno emanato i calendari tra la fine di luglio e agosto, anche per impedire o rendere sempre più difficile alle associazioni di protezione ambientale come il WWF impugnare questi provvedimenti dinanzi ai Tar. Possiamo citare come esempio negativo: l’Abruzzo che ha deliberato il 14 agosto e la Toscana che, addirittura, ha approvato la preapertura al 1 settembre il 27 agosto.
Quel che è certo è che con l’aiuto dei nostri soci, dei volontari, degli avvocati, delle guardie WWF, metteremo in atto qualsiasi azione legale e di pressione per respingere queste illecite ed ingiustificabili carneficine di animali selvatici, comprese denunce penali ed alla Corte dei Conti. Gli amministratori delle Regioni devono assumersi le proprie responsabilità, politiche, legali ed economiche, dinanzi ai cittadini, all’Europa ed alla Natura.