Bullone sospetto sui binari sulla stessa tratta del disastro di Pioltello

Scatta la protesta dei cittadini di Casalbuttano che si sono rivolti a Rfi che conferma di essere a conoscenza del problema.

Bullone sospetto sui binari sulla stessa tratta del disastro di Pioltello
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Bullone sospetto allarma i cittadini di Casalbuttano che contattano Rfi.

Bullone sospetto a Casalbuttano

A pochi passi dalla stazione ferroviaria, lungo i binari in direzione Olmeneta sulla Cremona-Treviglio –  i pendolari hanno notato un bullone che, a occhio nudo, appare non conforme rispetto agli altri. Risulterebbe infatti avvitato su una piastra di ferro storta, fuori asse di qualche centimetro, poggiato su un basamento di cemento per metà mancante.

La protesta dei cittadini

Essendo la medesima tratta ferroviaria che ha interessato anche la tragedia di Pioltello, fra i cittadini e soprattutto i pendolari, si è diffusa grande preoccupazione. Ne è derivata una protesta, un 27enne del paese ha deciso di segnalare la problematica direttamente a Rfi.

La risposta di Rfi

Rfi ha risposto di essere a conoscenza del problema e sostenendo che sia tutto sotto controllo. Quel bullone non costituirebbe un rischio per la sicurezza dei pendolari, ma quanto prima la questione verrà risolta. In questo caso è complicato azzardare qualunque ipotesi: potrebbe effettivamente essere che quell’anomalia non sia indicativa di una situazione di pericolo, tanto più che a confermarlo sono proprio gli esperti di Rfi. D’altro canto non ci si può nemmeno stupire del fatto che i cittadini siano andati nel panico, segnalando il bullone e temendo per la propria incolumità. Dopo il disastro di Pioltello, in cui hanno perso la vita 3 donne e 46 persone sono rimaste ferite, si è molto parlato (e ancora si indaga) per capire se quel giunto difettoso che ha portato al deragliamento poteva e doveva essere sistemato per tempo.

Disastro ferroviario di Pioltello, problemi già segnalati

La scarsa manutenzione del giunto sulla rotaia su cui è deragliato il Regionale 10452 il 25 gennaio sarebbe già stata segnalata un paio di mesi prima. Una rivelazione che emergerebbe dai registri di manutenzione di Rfi che sono stati acquisiti dalla Procura, che segue le indagini.

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