Le indagini

Brutale pestaggio con una mazza da baseball, tre arresti tra Pioltello e Brugherio

I Carabinieri sono risaliti agli autori dell'aggressione nel Vicentino nel cantiere dell'Alta velocità

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Il pestaggio era stato violento e brutale: gli aggressori non avevano esitato a usare anche una mazza da baseball. A distanza di mesi dall'episodio e al termine di un'indagine, i Carabinieri del Comando provinciale di Vicenza hanno arrestato i tre autori: si tratta di 45enne, di 46enne e di 52enne fermati tra Pioltello e Brugherio, con l'ausilio dei militari delle locali Stazioni.

L'aggressione avvenne nella serata del 2 maggio 2023 nel cantiere dell’Alta velocità di Montebello Vicentino. Tre uomini hanno fermato l’auto del direttore tecnico della ditta Salcef Spa di Roma, e lo hanno colpito violentemente procurandogli lesioni gravissime. Al termine di una minuziosa attività d’indagine, i Carabinieri del Nucleo investigativo di Vicenza hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip del locale Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica presso il Tribunale Berico.

I fatti

Hanno stazionato per ore all’esterno del cantiere Alta velocità in località Fracanzana di Montebello Vicentino, incuranti delle telecamere di videosorveglianza, a bordo di un Suv di colore nero, con il quale erano giunti dalla Lombardia. Non appena il loro obiettivo ha lasciato l’area del cantiere, attraversando il cancello d’ingresso della zona degli uffici con la propria auto, i tre indagati hanno utilizzato il loro potente mezzo per bloccargli la strada, sono scesi dall’auto con volto travisato e, brandendo una mazza da baseball, hanno aperto lo sportello lato guida dell’auto della vittima.

Quello che è seguito si potrebbe sintetizzare in almeno 20 secondi di brutale pestaggio ai danni del direttore tecnico della ditta leader italiana per la progettazione e messa in opera di rete ferroviaria Alta velocità. Solo l’intervento di colleghi e operai, nel frattempo accorsi sul posto, ha evitato il peggio. Dopo l’estrema violenza, i tre si sono poi allontanati dal cantiere, facendo perdere le proprie tracce.

La vittima, 66enne di origini romane, è stato prontamente trasportato a bordo di ambulanza all’ospedale di Arzignano ed affidato alle cure dei sanitari. Gli sono state riscontrate lesioni gravissime, tra fratture, ecchimosi ed escoriazioni sia sugli arti superiori che su quelli inferiori; dalle quali, ad oggi, non risulta essere ancora guarito. Vista l’estrema gravità e delicatezza degli eventi, sul posto sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo investigativo di Vicenza che già dalle prime ore della notte hanno cominciato a fare luce sugli eventi.

Le indagini

Sotto la direzione della Procura della Repubblica di Vicenza, l’attività investigativa, concentrata dapprima a cristallizzare e valutare gli elementi fino a quel momento a disposizione, si è incentrata sull’analisi delle immagini di videosorveglianza, grazie alle quali gli investigatori hanno potuto stabilire che sul Suv utilizzato per l’agguato, era stata alterata la targa. Oltre a questo, i Carabinieri
hanno raccolto quanti più elementi possibile durante l’ascolto delle testimonianze di chi aveva assistito al brutale assalto.

Le complesse indagini, condotte quindi sia con modalità classiche anche al di fuori della provincia di Vicenza e della Regione Veneto, sia con attività tecnica e con il prezioso supporto del Ris di Parma, hanno permesso di fare definitiva luce sulla posizione dei tre destinatari di misure, di 45, 46 e 52 anni, tutti residenti nelle provincie di Milano e Monza Brianza e pluripregiudicati per reati contro il patrimonio e la persona. Uno di loro, fra l’altro, era sottoposto alla misura alternativa dell’affidamento in prova ai servizi sociali da oltre un anno e non avrebbe potuto lasciare il territorio della Lombardia.

L'arresto dei tre aggressori

La settimana scorsa, il Gip del Tribunale di Vicenza, valutando e accogliendo pienamente gli esiti dell’attività investigativa e le richieste della Procura della Repubblica, ha emesso tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei responsabili dell’aggressione. Alle prime ore di mercoledì 20 settembre 2023, i Carabinieri del Nucleo investigativo, supportati dai colleghi di Milano, Brugherio e Pioltello, hanno dato esecuzione alle misure cautelari nonché ai decreti di perquisizione domiciliare emessi dalla Procura vicentina.

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