Ignobile furto

Brugherio, rubano le fedi dalla salma di una donna

I figli sporsero denuncia, sarebbero bastati pochi giorni. Invece con la Cartabia è necessaria la querela e la situazione è congelata

Brugherio, rubano le fedi dalla salma di una donna
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La madre è deceduta, e al dolore si è aggiunta la rabbia per la sparizione delle fedi che portava sulle dita. E oltre al danno, la beffa: per i figli, di Brugherio, la denuncia non basta più a causa di un "cavillo" della Riforma Cartabia.

Brugherio, muore e la derubano e la denuncia dei figli non basta

Al dolore per aver dovuto subire un furto ignobile si è poi aggiunto un "cavillo" della Riforma Cartabia: non è sufficiente la denuncia dopo la sparizione delle fedi che la madre: la denuncia presentata subito dopo essersi accorti della sparizione delle fedi che indossava la madre, deceduta al Policlinico di Monza, non basta.

Serve anche la querela, con la quale la parte lesa (in questo caso i parenti) esprime la volontà che si proceda per punire il colpevole, o presunto tale. E mancando questo atto, almeno per il momento, la situazione è congelata.

Oltre al danno la beffa per i figli della 95enne brugherese Vitalina Cerioli, che a distanza di mesi dall’increscioso episodio attendono ancora di conoscere chi sia stato l’autore dell'atto indegno. La loro mamma era stata trasferita al Policlinico di Monza in ambulanza agli inizi di maggio per un malessere. Dopo pochi giorni di ricovero è sopraggiunto il decesso per una sospetta polmonite.

Il furto

Il furto dei due anelli che avevano suggellato il matrimonio celebrato nel 1966 sarebbe avvenuto dopo le operazioni di vestizione della salma.

Il giorno dopo la morte uno dei figli, Mauro Pollastri, si è recato al Policlinico assieme ad altri parenti e i gioielli erano al dito del genitore: non vennero sfilati in quell’occasione perché la mano era gonfia, ma c’erano, ha assicurato.

Il fratello di Mauro, che non vive in Lombardia, si era recato al nosocomio il lunedì. E in quel frangente si è accorto che le fedi erano invece state asportate.
Ma da chi? Al momento ci sono solo dei forti sospetti, che naturalmente dovranno essere suffragati...

"Cartabia canta"

Nella triste vicenda, la Riforma Cartabia ci ha messo lo zampino. Ha di fatto ristretto il novero dei reati procedibili d’ufficio: dall’1 gennaio, infatti, l’Autorità giudiziaria non avvia più l’azione penale (quindi l’indagine) in mancanza di una querela della vittima.

Le vecchie denunce sono quindi insufficienti. Un aspetto che molti ancora non conoscono. Tra questi anche lo stesso Pollastri.

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