Assegno di maternità negato condannata Brembate

Condotta discriminatoria. Per questo il Tribunale di Bergamo ha condannato il Comune di Brembate che non aveva accolto la domanda di mamme straniere.

Assegno di maternità negato condannata Brembate
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Condotta discriminatoria. E' per questo motivo che la sezione del lavoro del Tribunale di Bergamo ha condannato Brembate, Martinengo e Brignano che avevano negato il diritto dell'assegno di maternità a quattro mamme non in possesso del permesso di soggiorno di lungo periodo.

La domanda non era stata accolta

Il Comune di Brembate, così come quelli di Martinengo e Brignano, non avevano accolto le domande per l'assegno di maternità, appellandosi alla legge italiana. La norma prevede, infatti, l'accesso alla prestazione solo a chi è in possesso del permesso di lungo periodo. Non così però una direttiva europea, non ancora recepita dall'Italia. La direttiva europea prevede infatti che siano concesse prestazioni sociali ai cittadini che risiedono regolarmente in un territorio. Anche solo in presenza del permesso di soggiorno per lavoro, o titolo equiparato, ricongiungimento familiare compreso.

Cessare la condotta discriminatoria

"Cessare la condotta discriminatoria". E' quello che ha ordinato martedì il giudice del lavoro del Tribunale di Bergamo. Il ricorso era stato presentato il 23 giugno da Cgil e Inca di Bergamo con gli avvocati Alberto Guariso e Livio Neri di Asgi, l'associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione. Il Tribunale ha emesso un'ordinanza in cui si ordina ai Comuni interessati dalla vicenda di riconoscere alle ricorrenti la prestazione richiesta e di "adeguare le comunicazioni istituzionali rivolte ai residenti".

 

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