Borseggiatrice arrestata dopo l'ennesimo furto, ma niente carcere
Una ladra di 44 anni è stata fermata a Brugherio dai Carabinieri. Il giudice ha disposto il divieto di dimora in Lombardia
Una borseggiatrice di professione, visto il lungo elenco di precedenti a suo carico, è stata arrestata mercoledì 10 aprile 2024, a Brugherio, dai Carabinieri della Stazione locale.
L'occhio lungo dei Carabinieri: arrestata una borseggiatrice
I militari sono stati abili a notare i movimenti sospetti di due donne, entrambe di nazionalità bulgara, che appena uscite dal centro commerciale Bennet di viale Lombardia si sono divise alla vista della pattuglia dell’Arma. Una di loro, che da lì a pochi istanti sarebbe finita in manette, è stata vista buttare qualcosa dentro un cestino. E questo "qualcosa" altro non erano che il Bancoposta e la Postepay di una cliente, pochi istanti prima derubata del portafogli all’interno del mall.
Una 44enne originaria dell’Est Europa, che ha dichiarato essere domiciliata al Satellite di Pioltello, è stata arrestata in flagranza con le accuse di furto aggravato con destrezza e possesso illecito di strumenti di pagamento.
Derubata una 35enne nel centro commerciale assieme al figlio piccolo
La vittima del furto è una donna ucraina di 35 anni residente a Vimercate, che si trovava al Bennet con il figlio piccolo per fare degli acquisti. Non si è accorta di essere stata derubata: il portafoglio, infatti, senza carte elettroniche e 25 euro in contanti, è stato rinvenuto da una delle guardie del centro commerciale. Fortuna ha voluto che i militari proprio in quegli istanti avessero già fermato le due malviventi (solo a una è stato possibile ricondurre il furto), prima che potessero recarsi a uno sportello automatico per prelevare del contante. Questo perché nel portafoglio della 35enne c’erano anche i codici segreti delle due carte, appuntati su un foglietto.
La lunga scia di precedenti
Nel corso degli ultimi mesi la ladra in questione era già stata arrestata almeno quattro volte, tra Lombardia e Veneto.
Ladra "espulsa" dalla Lombardia
Comparsa il giorno successivo presso il Tribunale di Monza per il processo per direttissima, il suo fermo è stato convalidato dal giudice, che ha disposto per lei la misura cautelare del divieto di dimora in Lombardia. Questo nonostante il pm titolare del fascicolo avesse chiesto la detenzione in carcere.