Dopo lo scandalo capitolino

Bonus 600 euro ai parlamentari: "Politici comunali non paragonabili, dovrebbero guadagnare di più"

Il sindaco di Pioltello Ivonne Cosciotti ha lavato i panni in piazza: "Ecco quanto guadagna un politico locale"

Bonus 600 euro ai parlamentari: "Politici comunali non paragonabili, dovrebbero guadagnare di più"
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Dopo la polemica che ha travolto il Parlamento a seguito della notizia di cinque parlamentari che hanno richiesto il  bonus Inps di 600 euro durante l'emergenza Covid-19, anche dai territori locali c'è chi prende posizione.

Lo scandalo del bonus  da 600 euro

A gridare allo scandalo sono stati i cittadini, ma anche le stesse forze politiche di maggioranza e di minoranza dopo che sono emersi i primi dettagli sui 5 colpevoli. Al di là della bandiera politica, infatti, quasi all'unanimità è stata contestata l'inopportunità di richiedere un bonus che mirava ad aiutare le famiglie in difficoltà a causa del lockdown, non certo i parlamentari che guadagnano 12mila euro al mese.

Di tutta l'erba un fascio

La polemica si è sviluppata rapidamente a macchia d'olio, andando a interessare tutti i rappresentanti politici dello Stivale. A tutti i livelli, a partire dai Consiglieri regionali arrivando sino a quelli comunali. Di tutta l'erba un fascio, un atteggiamento che non è piaciuto specialmente a chi si trova a "fare politica" a livello locale dove i compensi sono molto diversi da quelli dei palazzi romani.

Ci ha messo la faccia

Molti politici nostrani hanno preferito tenere il proprio pensiero per sé, evitando di affrontare un argomento tanto delicato quanto facilmente attaccabile. Non ha avuto paura di mettere i dati in piazza il sindaco di Pioltello Ivonne Cosciotti che attraverso la sua pagina Facebook ha voluto prendere le distanze dai parlamentari "pubblicando" i suoi guadagni. (Va detto che per legge sindaci, assessori e consiglieri devono pubblicare sul sito istituzionale la propria dichiarazione dei redditi per non incorrere in sanzioni).

"Un lavoro per ricchi o pensionati"

La riflessione del sindaco pioltellese ha valicato i confini della semplice polemica sul bonus, soffermandosi anche sull' "attrattività" nel fare l'amministratore locale.

Un giovane, di qualità, laureato, con le carte in regola per fare carriera difficilmente guarderà alla politica locale come possibilità per investire tempo e risorse.

ha spiegato

Dare un compenso adeguato per le responsabilità che si hanno nel fare il sindaco o l'assessore, per il tempo che si dedica, per la scelta di vita che si fa è fondamentale. Quale azienda dopo 5 anni di assenza di un dipendente che va a fare il sindaco lo riprenderebbe a braccia aperte? Perché una persona dovrebbe rinunciare a un lauto compenso per andare ad amministrare una città e guadagnare molto meno?

Il rischio, secondo Cosciotti, è che il "politico locale" diventi appannaggio solo di chi ha una passione viscerale, di chi è ricco e non ha problemi di famiglia o di chi è già in pensione.

Sono pienamente d'accordo con chi si indigna di fronte a un parlamentare ingordo che chiede il bonus oltre al lauto compenso che già ha. Ma non facciamo di tutta l'erba un fascio: noi amministratori locali guadagniamo una miseria in confronto alle responsabilità che prendiamo, al tempo che dedichiamo, alle rinunce che facciamo. Forse investendo di più sui compensi per gli amministratori locali potremmo avere una classe dirigente più motivata, competente e variegata.

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