Bloccati in Sicilia da due mesi perché positivi al Covid “Aiutateci a tornare a casa” VIDEO
La storia di Natale Cipolla, residente a Cambiago, ex consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Agrate Brianza, e della sua famiglia.
Bloccati in Sicilia da due mesi perché positivi al Covid: “Aiutateci a tornare a casa”. E’ la storia di Natale Cipolla, ex consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Agrate Brianza e della sua famiglia, residenti a Cambiago. Dopo le vacanze non sono più potuti tornare in Brianza e i bambini non hanno potuto cominciare la scuola, nemmeno a distanza. Tutto a causa del Covid.
La vacanza in Sicilia diventata un incubo
Come milioni di italiani anche Cipolla, con la moglie e i due figli piccoli, ha trascorso le ferie al mare. In particolare in Sicilia, nella località di Carini. Le vacanze però sono state brutalmente interrotte dal Coronavirus: una parente dell’ex consigliere comunale infatti è risultata positiva al virus e sono scattati i tamponi anche per i famigliari. Risultato? Tutti contagiati e quindi chiusi nella casa vacanze.
In breve tempo la moglie e il figlio di 6 anni si sono negativizzati. Non è andata così bene a lui e alla figlia di 10 anni che, a distanza di due mesi, non riescono ancora ad avere il doppio tampone negativo.
Stanno bene fortunatamente, ma la situazione è diventata insostenibile: restare chiusi in una casa che non è la propria, senza l’abbigliamento adeguato (le temperature iniziano intanto ad abbassarsi) senza possibilità di contatti con l’esterno e soprattutto senza la possibilità di poter rientrare al proprio domicilio è davvero insopportabile.
“Chiediamo solo di poter rientrare a casa. Nella nostra casa. I bambini piangono tutti i giorni. Non hanno la loro stanza, i loro giochi. Sono disperati” – spiega Cipolla nel videomessaggio che ha voluto diffondere sul web.
In Lombardia Ats si sta muovendo per cercare di sbloccare questa situazione ma a quanto pare le risposte dell’azienda sanitaria siciliana sarebbero poche e a singhiozzo: l’ultima richiesta è partita dalla Lombardia giovedì, ma di risposte non ne è arrivata alcuna. Con il risultato che questo papà è ancora bloccato a oltre mille chilometri di distanza dal tepore della sua casa che sarebbe sufficiente per far riacquistare un po’ di serenità a lui e alla sua famiglia.