Bimbo morto in un incidente stradale, la famiglia si oppone all'archiviazione

I genitori di Chen Wen Tao, il bambino 11enne di origini cinesi, per tutti "Andrea", investito e ucciso da un’automobile il 27 aprile 2023, a Monza, in via Buonarroti, ai confini con Brugherio, si oppongono alla richiesta di archiviazione dell’inchiesta per omicidio stradale avanzata dalla Procura brianzola.

"Non archiviate il fascicolo sulla morte di Andrea"

Oggi, martedì 16 gennaio 2024, in Tribunale è stata discussa l’istanza di opposizione presentata dall’avvocato Marco Venutra, davanti al gip Andrea Giudici, che si è riservato la decisione nei prossimi giorni.

Secondo gli inquirenti, la Mini Countryman condotta da una 50enne di Brugherio non avrebbe potuto fare in tempo a evitare l’impatto con il povero bambino, sbucato all’improvviso in strada da dietro un furgone in colonna sulla direzione opposta di quella dell’automobilista, che viaggiava in direzione Brugherio. Secondo la perizia disposta dagli inquirenti, la donna avrebbe mantenuto una velocità contenuta sotto i 50 chilometri all’ora. Per questo non sono stati ravvisati profili di responsabilità, ed è stata chiesta l’archiviazione.

Per la famiglia, la condotta dell'automobilista non è stata abbastanza prudente

L’avvocato della famiglia del piccolo Chen, invece, contesta queste conclusioni, sostenendo, sulla base di una perizia di parte, che la velocità era superiore a quella indicata dal perito dell’accusa, e che, in particolari condizioni di traffico (centro abitato con strada molto trafficata, in prossimità di una fermata del bus), la condotta avrebbe dovuto essere comunque più prudente.

Il video che racconta l'incidente drammatico

Agli atti risulta depositato un filmato: proviene dalle telecamere installate in un’azienda davanti alla quale ha avuto luogo la tragedia, ed è stato acquisito agli atti dell’inchiesta condotta dalla Procura di Monza. Si vede il bimbo che sbuca all’improvviso sulla traiettoria della macchina. Andrea frequentava il Collegio Guastalla di Monza, a San Fruttuoso, e giocava nell’Eureka Basket. Per rendergli omaggio, i compagni di scuola e di squadra, pochi giorni dopo la tragedia, si erano dati appuntamento sul luogo dell’incidente, assieme a tante persone vicine ad associazioni ambientaliste. In suo onore era stato realizzato anche un memoriale, andato però distrutto.