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Bimba azzannata dal pitbull, il sindaco: "Sta meglio, ma ora servono nuove regole per i cani pericolosi"

La piccola di due anni e mezzo, per fortuna, migliora e si riprenderà presto. La riflessione del primo cittadino di Sesto

Bimba azzannata dal pitbull, il sindaco: "Sta meglio, ma ora servono nuove regole per i cani pericolosi"
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La bimba azzannata dal pitbull a Sesto sta meglio. Intanto il sindaco De Stefano: "Servono nuove regole".

Bimba azzannata dal pitbull, il sindaco: "Sta meglio, ma ora servono nuove regole per i cani pericolosi"

"Prima di tutto siamo felici di sapere che la bimba azzannata dal pitbull in casa stia bene e che presto si riprenderà. È una notizia stupenda che ci riempie il cuore di gioia. Ma la vicenda impone una riflessione seria sulla gestione dei cani considerati pericolosi. E alla luce di quanto accaduto ritengo che si debba fare di più per prevenire episodi di questo tipo".

Sono le parole del sindaco di Sesto San Giovanni, Roberto Di Stefano, sulla grave vicenda avvenuta ieri mattina, lunedì 13 maggio 2024, in via Picardi, dove una bimba di due anni e mezzo è stata assalita e ferita dal pitbull di famiglia mentre stava giocando con la gemellina.

"Sono tre, a mio avviso, gli strumenti che potrebbero servire per evitare altre tragedie: la visita psicologica per il proprietario del cane ogni 3 anni, il ripristino della lista di razze pericolose e il patentino obbligatorio - ha proseguito il primo cittadino - Dopo la drammatica aggressione che si è consumata a Sesto San Giovanni non ci sono più dubbi: bisogna imporre nuove regole perché le attuali misure previste dalla legge sono insufficienti. Prima di tutto serve una perizia psicologica ogni tre anni ai padroni di cani potenzialmente aggressivi per evitare che razze come i molossidi finiscano nelle mani sbagliate. Poi è necessario ripristinare l'elenco delle razze più aggressive eliminato nel 2007 dal governo Prodi. E infine si devono rendere obbligatori per tutti i proprietari di quei cani considerati pericolosi, i corsi educativi con il rilascio del patentino".

Oggi, infatti, questi corsi tenuti dall'Agenzia per la Tutela della Salute, sono obbligatori solo per quei cani che hanno aggredito qualcuno.

"Ma alla luce dei recenti episodi non possiamo più stare a guardare: non basta punire solo dopo che si sono consumate le tragedie. Occorre fare prevenzione. I cani sono da sempre i migliori amici dell'uomo, ma certe razze, messe nelle condizioni sbagliate, possono diventare delle vere e proprie armi letali".

 

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