Bilancio in crisi, Di Stefano: "Accertato il disavanzo da 21 milioni di euro"

La Corte dei conti si è pronunciata sulle anomalie riscontrate nella gestione dei Bilanci passati. Il sindaco: "Avevamo ragione noi: la Sinistra ci ha lasciato in eredità una situazione contabile disastrosa". Il Pd: "Nessun falso, nessun dissesto"

Bilancio in crisi, Di Stefano: "Accertato il disavanzo da 21 milioni di euro"
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"La Corte dei Conti ha confermato che avevamo ragione noi: la Sinistra ha colpevolmente lasciato in eredità all'intera città un disavanzo di 21 milioni di euro". Così il sindaco di Sesto San Giovanni Roberto Di Stefano commenta il pronunciamento della Corte dei Conti sulle irregolarità nei Bilanci passati denunciati dall'Amministrazione. Secondo quanto riferito dal primo cittadino, la Corte dei Conti ha accertato l'irregolare determinazione della quota accantonata al fondo crediti di dubbia esigibilità nei rendiconti 2014, 2015, 2016. E' stata inoltre evidenziata la cospicua mole di residui passivi di parte corrente al 31 dicembre 2015, palesante ritardi nel tempestivo adempimento delle obbligazioni pecuniarie.

La "scoperta" del disavanzo risale a un mese fa

"Il 19 aprile abbiamo comunicato la scoperta di una lunga serie di gravi errori e strane manovre contabili nei bilanci comunali sotto l'amministrazione Pd". Ripercorre il sindaco. "Abbiamo quindi sottoposto la questione alla Corte dei Conti che ci ha comunicato la sua valutazione sulle nostre osservazioni.  Ha disposto, entro 60 giorni, che il Comune riesamini la procedura di riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi al fine di rideterminare il fondo pluriennale vincolato ed il fondo crediti di dubbia esigibilità da esporre nel rendiconto al 31 dicembre 2017.

Aperto un fascicolo per danno erariale

Il sindaco ha inoltre riferito che  è stata disposta la trasmissione degli atti alla Procura della Corte dei conti per accertare un eventuale danno erariale da parte degli ex amministratori. "Noi gireremo gli atti anche alla Procura della Repubblica". Ha aggiunto Di Stefano. "La Corte dei Conti ha confermato che avevamo ragione noi e che la sinistra ha colpevolmente determinato in maniera irregolare il fondo crediti e ha lasciato in eredità all'intera città un disavanzo complessivo di 21 milioni di euro. Inoltre accerta il grave debito verso i fornitori, mai affrontato in maniera seria, di circa 14 milioni di euro. I responsabili di questo disastro contabile, che ora siedono sui banchi dell'opposizione, dovrebbero dimettersi anche per aver negato fino all'ultimo la verità e per aver taciuto ai cittadini la reale situazione del bilancio".

In vista una manovra per ripianare i conti

Davanti a questo quadro contabile l'Amministrazione annuncia una manovra per ripianare i conti. "Ora saremo costretti ad attuare rapidamente un piano di rientro da sottoporre in Consiglio comunale". Ha sottolineato il sindaco. "Chiediamo responsabilità a tutte le forze politiche presenti in Consiglio comunale perchè ci aspettano momenti difficili. Cercheremo in ogni modo di non alzare le tasse ai sestesi che non devono subire le colpe della precedente amministrazione. Lavoreremo con serietà per risolvere queste gravi difficoltà nel bilancio, dovute a scelte scellerate della ex giunta Chittò. E' sconcertante come il Pd abbia gestito, con tale leggerezza, la cosa pubblica".

Il Pd: "Nessun falso, nessun dissesto"

Per il Partito Democratico la Corte dei Conti ha spazzato via ipotesi di falso o taroccamenti volontari del Bilancio. Gli ex amministratori ribadiscono che si è trattato di una diversa interpretazione delle norme contabili applicata da diversi Comuni. "Non c'è nessun falso, nessun taroccamento e nessun dissesto". Recita la nota diramata dal Partito Democratico". La magistratura contabile ha chiesto al Comune di Sesto, come a tanti altri Comuni in Italia di ogni colore politico, di rideterminare con una diversa modalità di conteggio il fondo crediti di dubbia esigibilità. A quanto sembrerebbe la Corte aggiorna il proprio orientamento rispetto al fondo del 2014 sul quale, a suo tempo, non aveva avuto nulla da eccepire. E quindi lo stesso criterio era stato applicato anche agli anni successivi. Alla luce del pronunciamento, riconosciamo che è necessario agire per eseguire quanto richiesto".

"Non servono tagli: ragioniamo su lotta all'evasione e razionalizzazione del patrimonio comunale"

Sui provvedimenti necessari per ripianare i conti il Pd getta acqua sul fuoco. "Ricordiamo per prima cosa al sindaco che la Finanziaria 2018 dà la possibilità ai Comuni nella stessa situazione del nostro di rateizzare il fondo fino al 2044. Ci auguriamo che si utilizzi questa possibilità per non gravare sui cittadini. Importante sarà proseguire con forza il contrasto alla morosità e all'evasione, tema completamente dimenticato dal sindaco. Riteniamo necessario aprire una riflessione sulla razionalizzazione del patrimonio comunale delle società partecipate, proseguire nella riorganizzazione del personale ed evitare le assunzioni di professionalità aggiuntive rispetto a quelle che già ci sono in Comune. In questo modo questa Amministrazione, al contrario di quanto dichiarato da Di Stefano, non dovrà fare tagli che possano avere conseguenze negative sulla qualità della vita dei cittadini".

 

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