Best bakery, il giudice Alessandro Servida si racconta
Best bakery, il giudice Alessandro Servida di Pantigliate parla di sé, della sua professione, della trasmissione e di come sono cambiati i tempi.
Best bakery con un giudice pantigliatese
Alessandro Servida, 45 anni, ha fatto conoscere il nome del suo paese, Pantigliate, in tutto lo Stivale grazie ai riconoscimenti ricevuti. Ha un’esperienza quasi trentennale ed è considerato uno dei pasticceri più affermati e talentuosi d’Italia. Un vero e proprio maestro dei dolci che quest’anno si potrà vedere in qualità giudice di "Best Bakery", programma in onda tutti i martedì alle 21.15 su Sky Uno (canale 108) e su digitale terrestre (al 455).
Parlaci della tua famiglia, è lei che ti ha trasmesso questa passione?
"Sono sposato con Donatella e abbiamo due figli, Denis di 16 anni e Gaia di 13. La pasticceria a Pantigliate è stata aperta da mio padre Giancarlo nel 1981 dopo che aveva lavorato in altri noti negozi milanesi. Lui e mamma Luisa, che era stata impiegata in un’azienda che produceva decori per i pasticceri, l’hanno gestita fino al 2008, quando l’ho rilevata insieme a mia moglie. All’epoca avevo sei anni e i miei genitori mi dicevano che un domani sarebbe stata mia, cercavano di inculcarmi l’idea che avrei proseguito nella gestione. Da ragazzino, però, pensavo ad altro, a divertirmi, non a cosa avrei fatto da grande. Ho iniziato a dare una mano, ma non mi piaceva molto. Avevo però due grandi e costose passioni, i viaggi e i motori, quindi ci ho lavorato perché mi servivano i soldi. Mio padre ha scommesso su di me, indovinando quella che nel tempo sarebbe diventata una vera e propria vocazione".
L'intervista completa in esclusiva sul numero della Gazzetta della Martesana e dell'Adda in edicola e online da sabato 25 gennaio 2020.