Omicidio Bellocco e inchiesta curve

Beretta collabora con la Giustizia, il Secondo anello verde: "Infame"

Uno striscione è stato steso ieri sera, venerdì 15 dicembre, fuori dallo stadio Meazza

Beretta collabora con la Giustizia, il Secondo anello verde: "Infame"
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“La tua infamità non appartiene alla nostra mentalità”. E' lo striscione apparso ieri sera, venerdì 15 dicembre, fuori dallo stadio Meazza firmato "Secondo anello verde". Non ci sono nomi, tantomeno cognomi, ma è chiaro come il messaggio sia indirizzato ad Andrea Beretta, il cernuschese 49enne ex capo della Curva Nord, in carcere dal 4 settembre per l'omicidio del 36enne Antonio Bellocco, rampollo della potente cosca della ’ndrangheta di Rosarno e da un paio d'anni residente a Pioltello.

Traditi da "Berro"

Beretta, raggiunto da un'altra custodia cautelare in carcere nell'ambito dell'inchiesta "Doppia Curva" dove, tra l'altro, gli viene contestata anche l'accusa di associazione a delinquere aggravata dal metodo mafioso, ha infatti deciso di collaborare con la Giustizia. Cosa che non è andata giù ai componenti dell'ex Curva Nord, ora "Secondo anello verde", che erano convinti che "Berro" non avrebbe mai parlato.

 

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