Bellinzago Lombardo prova a rialzarsi dopo l'alluvione
A Villa Fornaci i residenti e i volontari hanno iniziato a recuperare gli effetti personali travolti dall'acqua
Con un cielo finalmente sgombro, a Bellinzago Lombardo è iniziata la conta dei danni a seguito dell'alluvione che si è abbattuta in settimana sull'Adda Martesana. E che ha avuto il suo epicentro proprio nel piccolo paese, colpito come pure Gessate e altri Comuni del territorio.
La ripartenza dopo l'alluvione
Oggi, sabato 18 maggio 2024, a Villa Fornaci, approfittando di un sole che sembra aver aperto le porte alla primavera, coloro che hanno visto le loro case, le cantine, i box e le attività invase dall'acqua hanno rialzato la testa, sgomberando i locali dai mobili e dagli effetti personali. Tutto è stato raccolto e accatastato in piazza, nella speranza di poter salvare almeno qualcosa.
Accanto ai bellinzaghesi ci sono i volontari, anche della Protezione civile.
Lanciata una raccolta fondi
Intanto il Comune ha lanciato una raccolta fondi straordinaria.
La richiesta di stato di calamità naturale
I fondi, hanno evidenziato dall'Amministrazione di Bellinzago, "saranno utilizzati a favore dei cittadini colpiti dall’alluvione, per far fronte alle esigenze primarie che non potranno essere risarcite dai fondi legati allo stato di calamità naturale". Ieri, venerdì 17 maggio 2024, a far visita a Bellinzago era stato anche il governatore lombardo Attilio Fontana.
Proprio oggi è stata ufficialmente inviata al presidente della Regione e all'assessore alla Sicurezza e Protezione civile Romano La Russa la richiesta di riconoscimento dello stato di calamità naturale per l'eccezionale ondata di maltempo che ha colpito il territorio nei giorni scorsi. Una richiesta formulata, oltre che da Bellinzago, anche da Gessate, Cambiago e Masate, dopo le esondazioni del Rio Vallone, del torrente Trobbia e del Naviglio Martesana.
La ricerca di volontari
"Seguiranno nei prossimi giorni le indicazioni relative alla modalità di raccolta di informazioni dettagliate relativamente ai danni subiti", hanno sottolineato dall'Amministrazione bellinzaghese, che ha poi voluto lanciare un appello:
"Se ci sono volontari disponibili ad aiutare le famiglie in difficoltà, per supportare nello sgombero di box, cantine e simili, possono recarsi all’Unità di crisi presso la palestra in Via Papa Giovanni XXIII a Bellinzago Lombardo". Questo il messaggio lanciato nelle scorse ore sui social.