Bambini musulmani ritirati dall’asilo perché obbligati a fare religione

Il padre di origine egiziana: «In passato non c'erano stati problemi, ma con l'arrivo della nuova direttrice le cose sono cambiate».

Bambini musulmani ritirati dall’asilo perché obbligati a fare religione
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Bambini musulmani a casa dall’asilo a Rivolta d'Adda per una controversia religiosa. Si appella alla laicità dello Stato un padre di origine egiziana che, in polemica con la nuova direttrice della scuola materna Elena Bertini, ha ritirato i suo due figli dall'istituto.

Bambini musulmani ritirati dall’asilo

Da martedì i piccoli sono a casa. Proprio ora che alla guida della scuola materna non c’è più una suora, un musulmano ha denunciato un caso di discriminazione religiosa.
«Mia figlia ha cinque anni, ne compirà sei a gennaio e frequenta l’ultimo anno di asilo – ha raccontato un egiziano di 37 anni che vive e lavora in paese da 17 anni – Mentre il più piccolo ne ha tre. Negli anni precedenti, infatti, tutto era andato per il meglio. Ma con l’arrivo della nuova direttrice le cose sono cambiate e ho deciso di ritirarli da scuola».

Italia, Paese laico?

La bimba più grande la settimana scorsa ha segnalato al papà che la suora che insegna religione le avrebbe detto di rimanere in classe con gli altri.
«Ho parlato con la direttrice e mi ha detto che i miei figli devono seguire anche quella lezione, che nella sua scuola il regolamento è così – ha affermato il padre – Io sono rimasto a bocca aperta: rispetto tutte le religioni e da quando vivo qui non ci sono mai stati problemi. Ma io sono musulmano, non possono obbligare i miei figli imparare i fondamenti del Cattolicesimo. Non c’è stato modo di ragionare. Della questione è stato informato anche il sindaco Fabio Calvi, che mi ha assicurato che sarebbe intervenuto, ma finora nessuno è venuto a parlare con me».

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