Autistico scomparso a Roma assolto l'infermiere che lo accompagnava

Offerti 20mila euro a chi riuscirà a fornire informazioni utili per risalire a Daniele Potenzoni.

Autistico scomparso a Roma assolto l'infermiere che lo accompagnava
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La Corte d'appello di Roma ha confermato l'assoluzione per l'infermiere che nel giugno 2015 stava accompagnando Daniele Potenzoni in gita a Roma. Secondo il giudice non fu sua la colpa dello smarrimento del ragazzo autistico.

Autistico scomparso a Roma, per il giudice non ci fu dolo

La Corte d'Appello ha confermato l'assoluzione in primo grado nei confronti di Massimiliano Sfondrini, il professionista che  nel giugno del 2015 stava accompagnando all'udienza papale a Roma il pantigliatese Potenzoni e gli altri ragazzi disabili in gita con la cooperativa di cui facevano parte. L'uomo era stato accusato di abbandono di incapace, ma già durante il processo di primo grado nel dicembre del 2018 il giudice aveva rigettato le richieste del pubblico ministero che chiedeva una condanna a un anno e otto mesi. Come accaduto in primo grado, anche la Corte ha ritenuto non sussistesse dolo nell'azione dell'infermiere, il quale ha fin da subito espresso il proprio dispiacere e la propria vicinanza ai Potenzoni.

Non spengono la speranza

Il padre di Daniele, Francesco Potenzoni, non ha accolto in maniera positiva la sentenza, convinto che qualcuno debba pagare per la "leggerezza" di essersi perso un ragazzo non autosufficiente che era stato affidato alla cooperativa per  la gita a Roma. Intanto l'uomo non demorde nella convinzione che Daniele sia ancora vivo e sperso da qualche parte nella Capitale. Nelle scorse settimane, infatti, avrebbe fatto persino affiggere oltre 200 manifesti in tutta Roma offrendo una ricompensa da 20mila euro a chi avrebbe riportato a casa il figlio.

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