L'arte urbana di Tomoko Nagao sbarca a Sesto

Esponente della corrente MicroPop, rimarrà con le sue istallazioni in Villa Puricelli Guerra fino al 15 dicembre

L'arte urbana di Tomoko Nagao sbarca a Sesto
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L’arte urbana di Tomoko Nagao sbarca a Sesto San Giovanni. L’artista giapponese rimarrà ospite fino al 15 dicembre della prestigiosa Villa Puricelli Guerra, allestendo il suo laboratorio nell'ex emeroteca.  Qui lavorerà a tele e sculture che saranno successivamente esposte prima a Roma, per una sua personale, poi all’Affordable Art Fair di Milano.

Tomoko Nagao lascerà il segno a Sesto

Ma Tomoko Nagao lascerà il segno a Sesto San Giovanni anche dopo la sua partenza. E' infatti solo la prima di una serie di street artist e designer, dai vecchi maestri alle giovani leve, che lavoreranno nella ex città delle fabbriche e a cui l’Amministrazione comunale metterà a disposizione "tele murarie" e spazi urbani, coinvolgendo i cittadini. In primis bambini e studenti.

L'arte urbana come strumento di riqualificazione urbana

Tomoko Nagao aprirà le porte del suo laboratorio anche (e soprattutto) alle scuole sestesi, promuovendo da un lato la street art come volano di comunicazione sociale e riqualificazione urbana, dall’altro facendo incontrare l’identità e la memoria di Villa Puricelli Guerra con le nuove tendenze dell’arte contemporanea. Una performance live che inaugura un nuovo percorso di rilancio della città e che nella cultura individua uno dei perni fondamentali. L’evento è promosso dall’assessorato al Marketing Territoriale e dall’assessorato alla Cultura del Comune di Sesto San Giovanni.

Tomoko Nagao ha 41 anni

Tomoko Nagao artista a Sesto San Giovanni

Tomoko Nagao si distingue nel panorama contemporaneo per la sua estetica e filosofia fortemente rappresentativa della corrente MicroPop. Nata a Nagoya, in Giappone, nel 1976, assimila l'eredità dei grandi Nara Yoshitomo e Takashi Murakami, fondatori e teorizzatori dello stile Superflat, per poi sviluppare un suo particolare e personale linguaggio artistico. Tanto da essere oggi considerata la più importante esponente del MicroPop e del Superflat in Italia, dove attualmente vive. Nelle sue opere Tomoko esplora, cita, rilegge l'arte classica. Contamina le più note iconografie rinascimentali e seicentesche di grandi maestri come Leonardo da Vinci, Tiziano, Botticelli, Caravaggio, Velázquez, con la cultura pop contemporanea, inserendo prodotti e marchi internazionali attraverso i quali muove una sottile, ironica e divertente critica alla società dei nostri giorni.

Pittura e grafica, tra dipinti a olio, stencil e vectorial art

Le sue opere diventano così allegorie di un'epoca, quella della globalizzazione, alleggerite dall'estetica giapponese kawaii, secondo la quale ogni singolo elemento risulta rappresentato in modo carino e amorevole. Lavora da sempre attraverso un doppio linguaggio, pittorico e grafico, realizzando dipinti a olio, stencil su muro e su tela e opere di vectorial art. La sua è un'arte innovativa e originale, un ponte tra l'arte classica e la contemporaneità dominata da prodotti "junk" ed energia sporca, un trait d'union tra la tradizione orientale e la cultura occidentale. Con grande maestria sceglie soggetti iconografici della storia dell'arte: opere immediatamente riconoscibili note anche al grande pubblico esposte nei più grandi musei del mondo, rivisitate in chiave pop e pervase di cultura Manga e Ukiyo-e, fino ad arrivare alle creazioni ispirate alle Anime e ai cartoni di largo consumo. In Tomoko tutti questi elementi convivono e il Mickey Mouse con mutande Armani ne è la conferma. Tra le opere digitali dell'artista spicca "Botticelli - The Birth of Venus with Baci", già esposta alla Gemalde Galerie di Berlino nella mostra "The Botticelli Renaissance" e nel 2016 al Victoria and Albert Museum di Londra per "Botticelli Reimagined".

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