Arresti per 'Ndrangheta a Pioltello: fecero pressioni per far votare il candidato sindaco del centrodestra
Da quanto emerge dall'ordinanza, il boss dell'Ndrangheta Maiolo avrebbe fatto campagna elettorale a favore del candidato Claudio Fina e dell'ex presidente del Consiglio Marcello Menni.
Cominciano a trapelare le prime informazioni a seguito dell'indagine condotta dalla Polizia di Stato di Milano che ha portato questa mattina alla richiesta di dodici misure cautelari e all'arresto di 10 persone indagate a vario titolo di associazione a delinquere di stampo mafioso, tentato omicidio, ma anche di aver cercato di influenzare le elezioni amministrative di Pioltello.
Fecero pressioni per far votare il candidato
Un vero e proprio terremoto quello che si sta abbattendo in queste ore su Pioltello. Anche perché dalle indagini condotte dagli inquirenti che hanno portato alla richiesta di applicazione della custodia cautelare in carcere per dodici persone firmata dal Gip Fabrizio Filice è emersa anche una commistione con la politica cittadina.
In particolare, come emerge dall'inchiesta condotta dal Pm Paolo Storari, uno dei principali nomi all'interno dell'operazione, quello di Cosimo Maiolo, sarebbe entrato di prepotenza nella contesa elettorale. Infatti Luca Del Monaco, anche lui indagato e tra i destinatari delle misure cautelari, lo avrebbe messo in contatto con Claudio Fina e Marcello Menni, "affinché Maiolo potesse fare pressioni sugli elettori di Pioltello orientandone il voto".
Campagna elettorale in pescheria
Sempre da quanto emerge dall'attività di indagine condotta dalla Procura, Maiolo organizzò un banchetto elettorale presso la pescheria gestita dal figlio "facendo in maniera palese campagna elettorale a favore di Fina e Menni nonché invitando la comunità straniera presente a Pioltello (e in particolare albanesi e pakistani) a votare per Fina e Menni". La cosa più grave che emerge dalle indagini, però, è che Maiolo "manifestava pubblicamente il sostengo della 'Ndrangheta a favore dei due candidati , in tal modo facendo pressione affinché gli elettori votassero per Fina e Menni.
I due politici pioltellesi sono citati all'interno dell'ordinanza, ma non compaiono tra le persone per le quali il Pm Paolo Storari ha richiesto misure di custodia cautelare.