Arrestato "pesce grosso" dello spaccio di Brugherio

Arrestato "pesce grosso" dello spaccio di Brugherio
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E' un "pesce grosso" dello spaccio di Brugherio quello che i carabinieri hanno arrestato la scorsa settimana. Un "pesce grosso" perché si tratta di un 44enne che smerciava marijuana e hascisc a ragazzini non ancora maggiorenni. Alcuni dei quali, secondo gli inquirenti, sarebbero poi diventati baby pusher che lavoravano per conto suo.

I carabinieri hanno fermato lo spacciatore nel parchetto delle case popolari di via Marsala mentre era in compagnia di due adolescenti, una 17enne brugherese e un coetaneo di Cernusco. Alla vista degli uomini dell'Arma l'uomo ha buttato a terra una sigaretta fatta a mano: i militari hanno ipotizzato fosse uno spinello, anche alla luce di quanto trovato pochi minuti più tardi nella cantina dell'appartamento che condivideva con la sorella.

Nel locale del seminterrato dei palazzoni tra via Dante e via Marsala i carabinieri hanno trovato un borsone in cui il 44enne nascondeva la droga. Al suo interno erano ben custodite dieci dosi di "marija" e un panetto da 50 grammi di hascisc. Gli stupefacenti sono stati sequestrati e l'uomo è finito in manette.

Intanto continuano le indagini, partite dalla testimonianza di un 15enne finito nella rete dello spacciatore. Il ragazzino era stato beccato dal padre mentre si fumava una canna: l'uomo lo ha convinto a recasi in caserma per consegnare la droga e spiegare da dove arrivava. Dopo la confessione il ragazzino sarebbe stato anche minacciato da altri coetanei, tra cui il nipote 14enne dell'uomo, in quanto "spia" e "traditore".

Gli inquirenti sospettano che l'uomo avesse creato una sorta di "esercito" di baby pusher. Si tratterebbe infatti di un gruppo di ragazzini che spacciano ai coetanei la droga per conto del 44enne, ricevendo in cambio non soldi ma stupefacenti per loro stessi. Potrebbe trattarsi di una rete capillare e ben collaudata che le Forze dell'ordine adesso stanno lavorando per sgominare.


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