In manette

Arrestati due “predoni” con 324 chilogrammi di argenteria e 61mila euro

La Polizia di Stato ha fermato un cittadino georgiano di 36 anni e un rumeno 46enne: il covo era un box a Vimodrone

Arrestati due “predoni” con 324 chilogrammi di argenteria e 61mila euro

La Polizia di Stato di Milano ha eseguito un fermo di indiziato di delitto per ricettazione in concorso nei confronti di un cittadino georgiano di 36 anni e un cittadino rumeno di 46 anni e ha sequestrato 324 chilogrammi di preziosi in argento e oltre 61.000 euro in contanti.

Due arresti per ricettazione: fermati i “predoni dell’argento”

Giovedì 4 settembre 2025, attorno alle 17, in via Giulio Cesare Procaccini a Milano, i poliziotti della Sesta sezione della Squadra mobile milanese hanno notato il 36enne e il 46enne che, con fare sospetto, a bordo di un’auto a noleggio, si erano fermati in prossimità di un palazzo in attesa di qualcuno. Poco dopo dallo stabile è uscito un uomo che, dopo aver consegnato loro una busta, è velocemente rientrato all’interno del condominio.

L’attività di osservazione della Squadra mobile di Milano

Gli agenti, insospettiti da quanto visto, hanno bloccato i due uomini e, a seguito di perquisizione, il 36enne è stato trovato in possesso di tre grammi di marijuana. All’interno della loro autovettura sono stati rinvenuti 12 monili e 15 lingotti artigianali di argento dal peso di oltre sette chili, numerose carte di credito, diversi telefoni cellulari e diversi mazzi di chiavi, oltre alla somma di 52.980 euro in contanti.

La “grotta di Alì Babà” era un box a Vimodrone

A seguito di accertamenti, i poliziotti sono risaliti a un box di Vimodrone, in via Fernando e Maddalena De Padova, una traversa della Padana superiore, dove sono stati sequestrati svariati monili in argento per un peso totale di oltre 200 chilogrammi e una bilancia di grandi dimensioni. Inoltre, nel parcheggio adiacente al box, all’interno di un’auto riconducibile al 46enne sono stati trovati ulteriori oggetti in argento per un peso totale di 114 chili, una bilancia di piccole dimensioni e altri 8.700 euro in contanti.

Entrambi gli uomini, al termine degli accertamenti di rito, sono stati condotti presso la casa circondariale Francesco Di Cataldo di Milano San Vittore a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

La ricerca delle vittime dei furti

Per facilitare l’individuazione dei beni sequestrati da parte delle vittime, nei prossimi giorni gli oggetti potranno essere visionati accedendo al sito della Questura di Milano e alla sezione bacheca oggetti rinvenuti.