Anziano di Cologno Monzese drogato, derubato e abbandonato in un campo. In due a processo
Un 79enne era stato agganciato da una donna fuori dal supermercato e poi si era trovato con lei n un locale a bere una birra
Era iniziato tutto con un incontro in apparenza casuale davanti a un supermercato. Un uomo di una certa età, che viene approcciato da due donne molto giovani. Segue l’invito a bere qualcosa in un bar, e dopo qualche tempo la vittima, cittadino di Cologno Monzese oggi 79enne, viene trovato solo, privo si sensi, e derubato, in un campo agricolo alla periferia di Treviglio.
Drogato e derubato
I medici gli riscontreranno una "intossicazione involontaria di benzodiazepine con perdita di coscienza, dolore lombare e cervicale e affaticamento muscolare". Secondo le accuse sostenute dal pm di Bergamo Laura Cocucci, che ha coordinato le indagini dei carabinieri della stazione di Caravaggio, l’uomo è stato drogato e spogliato delle catenine d’oro che portava al collo da due persone, la 33enne Naike Bianchi di Monza, già condannata con il rito abbreviato, e la 21enne con domicilio a Seveso Meshua Maggini.
Entrambe sarebbero di origini nomadi (la prima risulta domiciliata in via dell’Offelera, alla periferia del capoluogo brianzolo). La seconda sta affrontando il dibattimento davanti al Tribunale di Bergamo per i presunti reati di rapina, lesioni, omissione di soccorso.
L'incontro "casuale"
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la vittima era stata agganciata fuori da un supermercato con una scusa, nel settembre 2021. Dopo avere scambiato qualche chiacchiera insieme, l’anziano allungò il suo numero di cellulare a Bianchi, che in seguito lo contattò per andare a bere qualcosa insieme in un bar.
Si presentarono in due, la 33enne e un’amica (la 22enne di Seveso, secondo il pm). Nel locale, l’uomo ordinò una birra e poco dopo accusò un malore. Dopo essere stato soccorso nel campo, in ospedale gli trovarono tracce di benzodiazepine nel sangue.
Il 79enne perse coscienza e rimase privo di sensi per 48 ore. Seguirono dolori alla testa e all’addome, con una prognosi di dieci giorni. I Carabinieri risalirono a Bianchi dal numero di cellulare rimasto nel registro delle chiamate della vittima. Sia l’anziano sia la barista, ai tempi delle indagini, la riconobbero nell’album fotografico che i militari sottoposero loro.
Le indagini
Erano state raccolte le fotografie delle giovani presenti nel campo nomadi dove si appoggiavano le due. Fu riconosciuta anche Maggini, anche se a processo l’anziano non è stato in grado di confermare.
A giudizio devono essere ascoltati ancora i testi della difesa. È stata sentita anche la barista: non era la prima volta, ha detto al collegio del giudice Giovanni Petillo, che vedeva ragazze con persone più anziane. La vicenda ricorda quella della “Mantide della Brianza”, la 48enne di Roncello Tiziana Morandi, accusata di aver somministrato sedativi di nascosto a nove uomini per derubarli, e nei confronti della quale il pm di Monza Carlo Cinque ha chiesto la condanna a 15 anni nei giorni scorsi.