vasta operazione

Anche un cittadino di Cernusco sul Naviglio tra i 112 arresti per spaccio dei Carabinieri

Svelata la presenza di alcune organizzazioni criminali che gestivano il traffico di stupefacenti con collegamenti anche in Lombardia, Spagna e Paesi Bassi

Anche un cittadino di Cernusco sul Naviglio tra i 112 arresti per spaccio dei Carabinieri
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Ben 85 persone in carcere e 27 in manette. Tra questa anche un cittadino residente a Cernusco sul Naviglio. E' Il risultato di una vasta operazione messa in atto ieri, martedì 25 giugno 2024 dai Carabinieri del Comando Provinciale di Messina.

Vasta operazione contro lo spaccio

L'operazione arriva al culmine di tre distinte indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Messina, a partire dal gennaio 2021. Di queste una è stata condotta dai militar della Compagnia di Messina Sud, le altre due da quelli della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto.

Tra i destinatari delle misure cautelari, 16 si trovavano già detenuti in carcere.

Indagini che hanno fatto emergere la presenza sul territorio di diverse organizzazioni criminali attive nel narcotraffico a Messina e del Barcellonese, con collegamenti con strutture criminali calabresi e soggetti attivi anche in Campania, Lombardia e all'estero (nello specifico in Spagna).

Per l'approvvigionamento di cocaina i contatti erano con la Calabria, mentre per l'hashish i gruppi facevano riferimento a soggetti attivi nelle province di Napoli e Milano e in Spagna. Appoggi nei Paesi Bassi servivano invece per lo spice, cannabinoide sintetico con effetto psicotropo estremamente dannoso per la salute.

Almeno quattro organizzazioni

Le indagini si son basate su intercettazioni, telefoniche e ambientali, oltre che sulle dichiarazioni di pentiti.

E' stato così possibile ricostruire l'organigramma di quattro tra le principali organizzazioni criminali che dal 2020 operavano nel traffico di stupefacenti e nella gestione di piazze di spaccio.

Lo stupefacente veniva stoccato e custodito nelle abitazioni di membri delle organizzazioni, che erano protette da impianti di videosorveglianza, inferriate e porte blindate. In questo modo in caso delle Forze di Polizia gli appartenenti al gruppo criminale avevano tempo di nascondere droga e armi.

Basti pensare che nel corso delle indagini sull'articolazione operante in Messina, nel gennaio 2021, un carabiniere nel tentativo di entrare in una abitazione da perquisire, si era ferito al piede, a causa dell'improvvisa e volontaria chiusura, contro di lui, di una porta blindata a protezione dell'appartamento.

Mezzo milione al mese

Il traffico di droga fruttava all'organizzazione, secondo le stime, mezzo milione di euro al mese. Parte dei profitti venivano reinvestiti in un'attività commerciale nel settore dell'abbigliamento di Messina.

Contestualmente, all'esecuzione delle misure cautelari, i militari dell'Arma hanno anche eseguito il sequestro preventivo del capitale sociale e del compendio aziendale di 5 società, compresa una concessionaria di autovetture, ubicate a Barcellona P.G., Milazzo e in Spagna, nonché di 7 beni immobili (fabbricati e terreni), autovetture, polizze assicurative e conti correnti, tra cui uno relativo a un istituto di credito spagnolo, intestati o nella disponibilità degli indagati, del valore complessivo di 4 milioni di euro.

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