Mobilitazione

All'Idroscalo i trattori di Copagri in protesta contro la crisi del settore

Quote latte, aumento dei costi di produzione e difficoltà con gli approvvigionamenti sono solo alcune delle ragioni dietro la mobilitazione

All'Idroscalo i trattori di Copagri in protesta contro la crisi del settore
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E’iniziata ieri, lunedì 16 gennaio 2023, e proseguirà fino a giovedì 19 gennaio 2023 la protesta di Copagri e Apl Pianura Padana che ha portato circa un centinaio di trattori all’Idroscalo di Segrate.

Trattori in massa all’Idroscalo

Continuerà fino a giovedì 19 gennaio 2023 la protesta indetta da Copagri e Apl Pianura Padana all’Idroscalo di Segrate.

Una mobilitazione voluta per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla drammatica situazione in cui versa il comparto: problematiche relative al prezzo del latte, difficoltà legate agli approvvigionamenti, costi di produzione in continuo aumento e, infine, la mala gestione dell’annosa questione delle quote latte, che in oltre un quarto di secolo ha portato alla chiusura di ben centomila allevamenti.

Uno scenario diventato insostenibile per tantissimi allevatori, che è così stato riassunto da Roberto Cavaliere, presidente della Copagri Lombardia e dell’APL Pianura Padana:

Dalla Lombardia dipende circa la metà della produzione lattiero-casearia nazionale e l’attuale congiuntura rischia di far scomparire oltre un terzo degli allevamenti della Regione, con la concreta eventualità di perdere 12-15 milioni di quintali di latte, pari al 10% circa della produzione nazionale, con danni irreparabili in termini di indotto e tessuto produttivo

Lunedì erano un centinaio i trattori, provenienti da tutta la Lombardia, che hanno raggiunto la città in segno in protesta, con grosse conseguenze per il traffico.

Oggi secondo le autorità il numero di allevatori era sceso a 50, ma la mobilitazione dovrebbe durare ancora qualche giorno. La posta in gioco, come ha spiegato Cavaliere, è alta:

Scongiurare ulteriori chiusure di stalle significa mettere un argine alla deriva di un tessuto socioeconomico fondamentale per l’agroalimentare e il Paese. Per questo è prioritario mettere mano all’annoso problema dei pignoramenti legati alla gestione del regime delle quote latte, che ha comportato multe da centinaia di migliaia di euro relative alle campagne lattiero-casearie dal 1995 al 2003; multe che, come ripetutamente denunciato dalla Copagri, erano basate su un calcolo errato, ma che gli allevatori interessati stanno già pagando da anni, al netto delle tante problematiche e soprattutto del blocco totale dei contributi comunitari e nazionali, che in tutto questo tempo sono stati trattenuti dallo Stato

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