Alberi abbattuti nel Parco Molgora, non si placa la polemica
A Bussero si continua a discutere dell'eliminazione di un centinaio di pioppi. La minoranza: "Non erano tutti malati. Fuori i documenti"
Infuria ancora la polemica sugli alberi abbattuti nel Parco Molgora (oggi Pane, Parco agricolo Nord est) a Bussero.
Alberi abbattuti
Da almeno un paio di settimane si dibatte riguardo al taglio dei pioppi nei terreni agricoli compresi tra via Pertini e il torrente. Almeno un centinaio di piante sono state abbattute.
La posizione del sindaco
Il primo cittadino Curzio Rusnati aveva spiegato che si trattava di una scelta adottata dal proprietario e conduttore dei terreni in quanto l'85% delle essenze risultava malato e a rischio crolli. Cosa che avrebbe messo a repentaglio la sicurezza di chi lavora e di chi si trovi anche solo a passare.
Alberi abbattuti a bussero nel parco molgora
Autorizzazioni
Sempre Rusnati aveva spiegato che l'autorizzazione a operare era stata data dietro presentazione della perizia di un agronomo e che la direzione del Pane era stata informata di tutto.
ProBus
La lista di minoranza ProBus ha però emesso un contro-comunicato nel quale contesta le affermazioni del sindaco: "Non è vero che tutte le piante erano malate come vuol far intendere il tendenzioso inserimento nel comunicato stampa di immagini di tronchi marcescenti - ha fatto sapere il gruppo che fa riferimento alla consigliera Angela Costa - Sarebbe stato più interessante conoscere il contenuto del verbale dell’ispezione delle Guardie ecologiche".
"Dov'è Legambiente?"
"Sicuramente alcune piante erano malate e andavano abbattute - prosegue - Ma perché tagliare anche quelle sane all’interno del Parco? Tutelare la sicurezza dei cittadini non contrasta affatto con la tutela dell’ambiente, e un sindaco che si proclama di Legambiente lo dovrebbe sapere bene".
"Abbattimenti selettivi"
"Chiediamo perché il Comune non ha consultato l'ente Parco e concordato abbattimenti selettivi e meno impattanti per l’ambiente, la bellezza del paesaggio e la vita della fauna selvatica che abita nel Parco", continua la nota.
"Fuori i documenti"
"Una ferita ancora aperta e una questione che potrà essere chiarita solo attraverso l’esame dei documenti che ProBus ha richiesto al Comune già il 18 marzo scorso ma che ancora non sono stati consegnati - conclude - Solo così si potranno individuare le responsabilità e le falle nel sistema di controllo e gestione delle aree a parco ed evitare che l’ecatombe si ripeta. Fuori i documenti".
Silenzio dal Pane
Intanto dalla direzione del Pane, nonostante le ripetute richieste, non è arrivato alcun riscontro.