Al San Raffaele una équipe segue i pazienti Covid dimessi
Le verifiche sanitarie possono durare fino a sei mesi.

Al San Raffaele di Segrate uno staff dedicato si occupa del percorso di controllo per i pazienti Covid-19 dimessi.
Al San Raffaele un percorso per i dimessi
Al San Raffaele è stato attivato un percorso di follow-up per i pazienti Covid-19 dimessi dalla struttura che prevede diversi controlli per un periodo di 6 mesi. Il percorso inizia con la possibilità di ripetere il tampone fino alla sua negativizzazione. Dopo almeno 14 giorni di isolamento domiciliare, dopo la risoluzione della sintomatologia respiratoria, i pazienti sono invitati a recarsi presso l’Unità mobile Baobab posizionata all’esterno dell’ospedale, nei pressi dell’ingresso principale, per eseguire il tampone naso-faringeo. Dopo due tamponi negativi a distanza di 24-48 ore l’uno dall’altro i pazienti possono recarsi, il terzo giorno, presso l’ambulatorio dedicato per la visita di controllo. L’ambulatorio è costituito da un percorso di visite ed esami di laboratorio o strumentali coordinate dai medici internisti e infettivologi che, in sinergia con altri specialisti dell’ospedale San Raffaele (neurologi, psichiatri, nefrologi, immunologi, nutrizionisti, pneumologi e cardiologi), si prendono cura del paziente allo scopo di verificarne le condizioni cliniche generali con particolare attenzione allo stato nutrizionale e a eventuali deficit del sistema nervoso periferico e centrale oltre a problemi ai reni, respiratori e al cuore.
Le complicanze
Alcune complicanze sono legate all’azione stessa del virus, che non si limita ad attaccare l’apparato respiratorio, ma scatena una risposta immunitaria infiammatoria che può diventare sistemica e interessare molti organi del corpo. Altre sono invece associate alla lunga degenza ospedaliera (a volte in terapia intensiva) e alla fatica psicologica associata all’esperienza. Un’esperienza per di più affrontata lontano da amici e familiari, seppur con la vicinanza dei medici, degli infermieri e del personale di supporto del San Raffaele.
L’attività clinica e l’attività di ricerca
Le cure cliniche offerte ai pazienti durante la degenza, così come l’attenzione riservata nel periodo di follow-up, si associano a un’intensa attività di ricerca di tipo osservazionale. Ogni paziente inserito in questo percorso ha l’opportunità di entrare a far parte di un maxi studio che ha come obiettivo la comprensione della malattia, indagare sull’efficacia dei farmaci a disposizione (e la finestra temporale in cui adoperarli) e analizzare le ripercussioni a medio e a lungo termine che Covid-19 può avere sull’individuo, anche dal punto di vista neurologico e psichiatrico. Uno degli ambiti di indagine è quello delle conseguenze dell’infiammazione a livello psichiatrico: disturbo post traumatico da stress, ansia, insonnia e depressione. Infatti, forti stati infiammatori, anche n conseguenza a infezioni virali, possono costituire dei fattori di rischio per diverse patologie psichiatriche. Una conseguenza dell’intensa relazione, ancora in larga parte da esplorare tra sistema immunitario e cervello.