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Agli arresti domiciliari per furti a Cassano, ma più volte viene beccato fuori casa: 27enne finisce in carcere

Il giovane, residente a Rivolta d'Adda, era stato arrestato per la prima volta per aver rubato Pc e tablet in un ristorante e in un bar

Agli arresti domiciliari per furti a Cassano, ma più volte viene beccato fuori casa: 27enne finisce in carcere
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E' evaso dagli arresti domiciliari, ma questa volta per il 27enne di Rivolta, nei guai per furto, si sono aperte le porte del carcere. Era stato arrestato anche per dei furti messi a segno in alcune attività commerciali di Cassano d'Adda.

Vìola ancora i domiciliari

Nel pomeriggio del 7 novembre 2023 i Carabinieri della Stazione di Rivolta d’Adda hanno arrestato un cittadino italiano di 27 anni, con precedenti di polizia a carico, in esecuzione di una misura cautelare in carcere applicata, in sostituzione degli arresti domiciliari, per essere evaso da casa.

Aveva colpito più volte, anche a Cassano

L’uomo si trovava agli arresti domiciliari dall'aprile scorso quando era stato arrestato in provincia di Milano dopo una notte di furti. A fine aprile, lui e altri due complici avevano rubato delle biciclette dal cortile di un’abitazione di Rivolta d’Adda, poi erano andati a Cassano d'Adda e, in piena notte, avevano commesso due furti ai danni di un ristorante e di un bar, dove, dopo aver forzato le porte di accesso, si erano impossessati di tablet, PC, denaro contante e bottiglie di vino.

Il 27 ottobre la pattuglia dei carabinieri di Rivolta, verso le 16, era andata a controllare che fosse in casa. Hanno citofonato in abitazione, senza ottenere risposta. Poco dopo, hanno visto arrivare il 27enne che rientrava verso casa, in palese violazione a quanto era stato imposto. L’uomo ha giustificato la sua assenza con una scusa che, dagli accertamenti, è risultata falsa. Per tale motivo, era stato dichiarato in arresto e, dopo la convalida, era stato nuovamente sottoposto agli arresti domiciliari.

Arrestato anche a settembre

Il 27enne era già stato arrestato la notte del 27 settembre scorso per evasione, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Quella notte era scattato un allarme del suo braccialetto elettronico e i militari lo avevano trovato in stato di agitazione, probabilmente alterato dall’uso di stupefacenti. All’improvviso era uscito di casa e i militari gli avevano intimato di rientrare, ma il 27enne non aveva sentito ragioni e aveva continuato la sua marcia. Era stato inseguito, raggiunto e bloccato, ma ha reagito colpendo con dei pugni uno dei militari. A quel punto, era stato immobilizzato e ammanettato, ma era riuscito comunque a mordere una mano di un militare. In altre quattro circostanze era stato denunciato sempre per evasione.

Alla fine è finito in carcere

Tenuto conto che le trasgressioni non erano occasionali ma ripetute, che gli arresti domiciliari non erano più inidonei a garantire le esigenze cautelari, che non aveva la preventiva autorizzazione del giudice e che non aveva un giustificato motivo per uscire, dimostrando di non sapersi attenere alle prescrizioni imposte e di essere refrattario a qualsiasi richiamo dell’autorità giudiziaria, il giudice competente ha deciso per l’aggravamento della misura, revocando gli arresti domiciliari e applicando la misura della custodia cautelare in carcere.

I Carabinieri della Stazione di Rivolta d’Adda lo hanno raggiunto a casa, arrestato e accompagnato nel carcere di Cremona.

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