Il caso

Aggredito in strada da un nigeriano senza fissa dimora: “Chiedo i danni alla Presidenza del Consiglio”

Un 51enne di Cologno Monzese, preso a pugni per futilissimi motivi, ha dato mandato all'avvocato Claudio Defilippi di citare in Tribunale Palazzo Chigi

Aggredito in strada da un nigeriano senza fissa dimora: “Chiedo i danni alla Presidenza del Consiglio”

La richiesta di risarcimento danni è già stata quantificata in 88mila euro, comprensivi anche delle ripercussioni psicologiche a seguito dell’aggressione subita davanti a moglie, figli e nipoti.

Dopo l’aggressione chiede i danni alla Presidenza del Consiglio

Mirko Calcaterra ha dato mandato al suo avvocato Claudio Defilippi per intentare una causa, al Tribunale di Roma, contro la Presidenza del Consiglio dei ministri. Insomma, Giorgia Meloni, per farla semplice.

Calcaterra, come raccontato nella scorsa edizione della Gazzetta della Martesana, è stato ferito a pugni a Cologno Monzese, in via per Imbersago, da un 35enne di nazionalità nigeriana, poi arrestato dai Carabinieri della Tenenza, resosi protagonista di altre aggressioni in passato e già sottoposto alla misura, poi revocata, della messa in prova ai Servizi sociali. Il tutto per una sigaretta negata. La prognosi di guarigione iniziale di 21 giorni è intanto salita a oltre 40 per il colognese 51enne, al netto della riabilitazione.

La direttiva 80 della Comunità europea sul “diritto alla sicurezza”

Defilippi chiederà l’applicazione della direttiva 80 del 2004 della Comunità europea, che obbliga gli Stati membri della Ue (e quindi anche l’Italia) a prestare un rimedio risarcitorio a beneficio delle vittime dei reati violenti e intenzionali, “laddove impossibilitate a conseguire dagli autori delle condotte criminose il risarcimento dei danni”.

Ed è questo il caso del 35enne, praticamente senza fissa dimora e nullatenente. “Si tratta di una norma poco conosciuta dai cittadini e che tutela il diritto alla sicurezza”, ha sottolineato il legale, tra i primi in Italia a seguire questa linea d’azione e titolare di un notevole numero di fascicoli aperti in tal senso.

Parallelamente, assieme alla collega Gianna Sammicheli, Defilippi ha presentato anche un’istanza alla Consap, la Concessionaria servizi assicurativi pubblici, società in house che gestisce, tra gli altri, i fondi di garanzia per le vittime della strada e di solidarietà in favore delle vittime dei reati di tipo mafioso, delle richieste estorsive e dell’usura.

“Italia fanalino di coda subito dopo la Grecia”

Ma che, ha specificato l’avvocato, ha massimali bassissimi e riconosce solo degli acconti.

“Siamo infatti il fanalino di coda in Europa, subito dopo la Grecia – ha aggiunto – Il mio assistito è vistosamente scioccato per quanto accaduto: il 35enne, viste le precedenti aggressioni, almeno quattro prima di quella ai danni di Calcaterra, andava espulso da tempo perché pericoloso. Non si può andare avanti con questo lassismo, perseverando in una situazione di illegalità diffusa: perché queste persone non certo ‘virtuose’, che vanno assolutamente salvate durante le attraversate in mare o negli estenuanti viaggi via terra per raggiungere l’Europa, devono poi rimanere a carico della collettività a vita?”.