Accoltellato ai giardinetti: preso il terzo complice

Si tratta di una ragazza italiana di 19 anni, incensurata.

Accoltellato ai giardinetti: preso il terzo complice
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Accoltellato ai giardinetti: preso il terzo complice. Si tratta di una ragazza italiana di 19 anni, incensurata.

Accoltellato ai giardinetti: preso il terzo complice

Si chiude il cerchio sui protagonisti dell’accoltellamento avvenuto il 15 settembre scorso nei giardinetti del quartiere S. Rocco.

E’ stato infatti arrestato il terzo complice: si tratta di una ragazza italiana di 19 anni, incensurata, che sabato scorso è stata fermata dal Carabinieri di Monza poiché colpita da una ordinanza di custodia cautelare in carcere con la pesante accusa di aver partecipato al tentato omicidio al parco giochi (ideando il delitto ed attirando nell’agguato la vittima) unitamente ad altri due complici.

I fatti, come già detto, risalgono al 15 settembre scorso quando, alle ore 17.30 circa, i militari del N.o.r. – Sezione Radiomobile di Monza sono intervenuti in via san Rocco, proprio accanto al parchetto pubblico, dopo che alcuni soggetti ignoti avevano ferito con un coltello – colpendo sul corpo ed in testa – un 27enne di Sesto san Giovanni, censito in banca dati per stupefacenti e poi ricoverato in codice rosso presso l’ospedale Niguarda di Milano (non in pericolo di vita).

L’arresto dell’autore materiale e del primo complice

Le immediate indagini, condotte dai Carabinieri sotto la direzione della procura di Monza, hanno permesso di effettuare un primo fermo nella serata del 19 settembre nei confronti di un soggetto italiano di origine egiziana 20enne, residente in Provincia di Monza e Brianza, individuato ed identificato quale materiale autore del tentato omicidio. LEGGI QUI TUTTI I DETTAGLI

Il proseguo delle indagini ha consentito di individuare il primo dei due complici, un 22enne egiziano.
Tutti i  presunti responsabili, con l’ultimo arresto della giovane, sono stati individuati e dovranno rispondere dell’accusa di tentato omicidio in concorso.
Ulteriori indagini proseguiranno per chiarire l’esatto movente dell’efferato gesto.

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