Il blitz

Abuso edilizio e lavoratori in nero: la Polizia Locale scopre un cantiere "fantasma"

Controllo dei vigili a Cologno Monzese nel locale seminterrato di un condominio: si pensa che stessero realizzando una sorta di "ostello"

Abuso edilizio e lavoratori in nero: la Polizia Locale scopre un cantiere "fantasma"
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È appurato il fatto che la Polizia Locale di Cologno Monzese si sia trovata davanti a un abuso edilizio in corso, con tanto di muratori in nero assoldati da un’impresa edile a cui era stato affidato l’intervento.

Lavori in corso per creare un "ostello" abusivo

Resta da capire precisamente cosa volessero mai creare, anche se un’ipotesi è da subito balzata in testa agli agenti, visto ciò che si sono trovati davanti: 18 stanzine separate, una sorta di "mini alloggi" che si pensa sarebbero poi stati assegnati ad altrettanti "inquilini".

Di certo non avevano chiesto alcun permesso di costruire i proprietari dell’immobile finiti nei guai a seguito di un controllo eseguito dal Polo della sicurezza e dal personale del Settore edilizia di Villa Casati in un locale seminterrato che si trova all’interno di un condominio a due passi dal centro.

Il controllo della Polizia Locale

Nei giorni scorsi l’Amministrazione ha provveduto a inoltrare alla Procura di Monza la segnalazione della firma dell’ordinanza dirigenziale con la quale è stato imposto ai proprietari lo stop immediato al cantiere e il ripristino dello stato dei luoghi e dell’uso conforme dello stanzone. Il tutto in base a quanto stabilito dal Testo unico dell’edilizia per quanto riguarda gli interventi eseguiti in assenza di permesso di costruire o in difformità dallo stesso.

La segnalazione dell'amministratore di condominio

A far muovere il Municipio è stato l’amministratore dello stabile, che ha segnalato dei lavori in corso nel piano interrato dell’edificio e di cui lui non era a conoscenza. E che quindi destavano particolari sospetti. Da qui la decisione degli agenti guidati dal comandante Fabio Scupola e dei dipendenti dello Sportello unico per l’edilizia di eseguire un sopralluogo sul posto per accertare lo stato dei fatti.

I lavoratori in nero

Lo scantinato era "in fermento". La Locale ha sorpreso infatti alcuni lavoratori tutti di origine extracomunitaria, sprovvisti di documenti d’identità (sono stati poi condotti in Questura, a Milano, per il fotosegnalamento) e privi di un regolare contratto occupazionale. Oltre alla questione edilizia, quindi, c’è anche l’aspetto del lavoro sommerso, che è una delle principali concause all’origine dell’emergenza degli infortuni e delle morti bianche che interesse anche, per non dire soprattutto, il settore delle costruzioni.

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