l'allarme

A Milano e provincia contagi triplicati in una settimana

Si è però anche passati da 37mila a 57mila tamponi settimanali.

A Milano e provincia contagi triplicati in una settimana
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Si è svolto ieri,  giovedì 22 ottobre 2020, un incontro fra il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il capo di gabinetto del Comune Mario Vanni e i direttori generale e sanitario di Ats Città Metropolitana di Milano Walter Bergamaschi e Vittorio Demicheli, per esaminare l’evoluzione della situazione epidemiologica in città e gli aspetti legati alle le attese per i tamponi.  

Contagi triplicati (ma anche 20mila tamponi in più)

ATS Milano ha dato rassicurazioni al sindaco sugli sforzi in corso per potenziare il sistema di erogazione dei tamponi, che nella città metropolitana di Milano ha già registrato un deciso incremento di attività, passando da 37.000 a 57.000 tamponi erogati per settimana. Le nuove aperture ed il potenziamento degli ambulatori-tampone, alcune già avviate (come i drive through dell'Asst Niguarda e dell'Irccs  Policlinico San Donato) e altre previste per la prossima settimana, permetteranno di migliorare ancora l’accessibilità a questa risorsa diagnostica, soprattutto nei giorni festivi.

 Sono stati poi esaminati gli scenari, che confermano la situazione di grande allarme per la rapida crescita del contagio. Nella settimana dall’11 al 17 ottobre i casi nella Città Metropolitana sono triplicati rispetto alla precedente (siamo passati da 2.000 a 6.000 circa). I dati dei primi giorni della settimana confermano una tendenza al raddoppio dei contagi.

 Il livello dell’epidemia è tale che il sistema di tracciamento e le politiche di tamponamento, pur importanti per poter prendere in carico i pazienti che potranno avere bisogno di cure, non sono più strumenti in grado di contenere la diffusione dei contagi, legati alla ripresa delle attività sociali.

 Ats ha quindi sostenuto che sia "necessario concentrare gli sforzi per misurare tempestivamente l’effetto delle manovre restrittive sulla circolazione della popolazione e indirizzare le risorse di prevenzione verso l’obiettivo prioritario di difendere i soggetti più fragili presenti nella nostra popolazione".

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