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A Malpensa 8 postazioni per fare i tamponi: mille persone si sono già prenotate

Lo ha annunciato il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel primo pomeriggio di oggi. Ma non mancano le polemiche.

A Malpensa 8 postazioni per fare i tamponi: mille persone si sono già prenotate
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A Malpensa 8 postazioni per fare i tamponi e mille persone si sono già prenotate. Lo ha annunciato il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, nel primo pomeriggio di oggi.

A Malpensa 8 postazioni per fare i tamponi

Come annunciato pochi giorni fa da Regione Lombardia, da oggi a Malpensa sono attive 8 postazioni per effettuare i tamponi ai passeggeri in arrivo dai Paesi a rischio, Croazia, Grecia, Spagna e Malta. Lo ha confermato nel primo pomeriggio di oggi il Presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.

“I viaggiatori che desiderano sottoporsi al tampone hanno trovato una macchina organizzativa efficiente – ha spiegato il governatore -, sono già oltre 1000 i passeggeri che si sono prenotati per eseguire il tampone in aeroporto nei prossimi tre giorni, mentre l’esito del test sarà disponibile via mail o sms nelle 24/48 ore successive!

Migliaia di test al giorno

“In settimana i tamponi dedicati a chi arriva dall’estero saranno migliaia al giorno, dando particolare attenzione ai cittadini stranieri in arrivo che, come potete immaginare, sono più difficili da rintracciare nei giorni successivi. La Regione Lombardia risponde in modo efficace alle necessità dettate dal momento, aumenta il numero dei test, mantiene basso il numero dei contagi grazie sia alle misure adottate che alla responsabilità civica dei lombardi” – ha concluso Fontana.

Da domani, venerdì, si parte anche a Linate e Orio.

Solo i lombardi

Ma non mancano le polemiche. A sollevare critiche è stato il consigliere regionale del Movimento 5 stelle Massimo De Rosa:

L'organizzazione dei protocolli, oltre che tardiva, si è rivelata ancora una volta inadeguata. Di fatti all'interno dello scalo saranno tamponati solo i cittadini lombardi. Sconcerto e vergognosa figura davanti a tutto il Paese, infatti, registriamo l’incredulità anche dell’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato. Di fronte ad una pandemia globale, invece che cercare un'intesa fra Regioni, la Giunta non ragiona pensando al sistema Paese, ma cerca di fare il minimo indispensabile, nel tentativo di arginare le proprie manifeste lacune. E' assurdo non vengano tracciato chi, seppur proveniente da un Paese a rischio, non risiede in Lombardia. E i non residenti che visitano la regione? I turisti stranieri? Un cittadino che semplicemente abita sulla sponda piemontese del lago Maggiore? Questa è la loro idea di autonomia o semplicemente l'assessore Gallera pensa che la Lombardia sia un'isola?

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