Giro di vite

A Cassina de' Pecchi "lockdown alcolico" dalle 17 alle 7 del mattino

Ordinanza della sindaca Elisa Balconi per contrastare schiamazzi notturni, degrado e abbandono di rifiuti.

A Cassina de' Pecchi "lockdown alcolico" dalle 17 alle 7 del mattino
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Un'ordinanza drastica quella emessa dalla sindaca Elisa Balconi per contrastare l'abuso di alcol, l’abbandono di rifiuti nelle aree pubbliche e il bivacco di gruppi di persone. Sarà vietata la consumazione di alcolici negli spazi pubblici dalle 17 alle 7 del mattino successivo.

Niente alcol

Una decisione maturata per contrastare l'abuso di bevande alcoliche e le sue conseguenze, come l'abbandono di rifiuti di ogni sorta, il danneggiamento di cartelli e cestini e gli schiamazzi notturni. Quindi nell'orario indicato sarà vietato consumare bevande alcoliche e superalcoliche di qualunque genere all’interno dei parchi cittadini o nelle aree aperte al pubblico.

Ricadute sugli esercizi pubblici

Oltre a ciò i titolari delle attività artigianali con vendita di beni alimentari di produzione propria e
non (come le pizzerie da asporto, i kebab ed attività analoghe) hanno il divieto di vendere o cedere a terzi, a qualsiasi titolo, bevande alcoliche e superalcoliche dalle 19.30 fino alla chiusura.

I negozi invece, ad eccezione degli esercizi specializzati per la vendita esclusiva di tali prodotti (come le enoteche), non possono più vendere bevande alcoliche e superalcoliche conservate con i sistemi di refrigerazione (ma è consentita a temperatura ambiente). C'è però una specifica per chi va ad acquistare pizza e birra da asporto, per esempio: ai soli titolari delle attività di ristorazione è consentita la vendita purché avvenga contestualmente alla quella dei beni alimentari di produzione propria esclusivamente per il consumo immediato all’interno dei locali o presso le private dimore dei clienti.

Infine, per gli esercizi di vicinato e i titolari di pubblici  è vietato anche vendere qualsiasi tipo di bevanda in contenitori di vetro dalle 20 alle 6.

Solo in alcune vie

L'ordinanza non si applica su tutto il territorio comunale, ma solo in alcune vie dove è maggiore la possibilità di avere gli "effetti della movida": si tratta di via Volta, via Papa Giovanni XXIII, via Roma, via XXV Aprile, via Mazzini, Piazza Decorati al Valor civile, piazza De Gasperi, via Marconi, via Trieste, piazza Unità D’Italia, via Donatori del Sangue, via Veneto e via Kennedy, via Venezia, via Trento, via Andromeda, via Cassiopea, via Matteotti, via I Maggio, via Don Vismara, via Gramsci e via Grandi.

Le sanzioni

Il mancato rispetto delle disposizioni comporterà l'applicazione di specifiche sanzioni da 25 a 500 euro. In caso di recidiva per gli esercenti potrebbe essere disposta la chiusura dell’attività. Questi ultimi sono anche tenuti alla costante pulizia del tratto di marciapiede e alla rimozione giornaliera dei rifiuti che vi si trovino abbandonati.

"Un atto di civiltà"

"E' un provvedimento che si è reso necessario per ovviare a costanti problemi di inquinamento acustico, degrado e di sicurezza nonché di decoro urbano, evidenziati anche da situazioni di intralcio alla pubblica viabilità - commenta l’assessore alla Sicurezza Gianluigi De Sanctis – Sappiamo che la cittadinanza ha patito la fase di lockdown e comprendiamo che ora vi sia il desiderio di lasciarsi questo periodo buio alle spalle. Partendo dal presupposto che l’emergenza non è ancora finita, la voglia di scaricare ansie
e nervosismi accumulati durante il periodo di quarantena non può assolutamente tradursi in comportamenti irrispettosi dei diritti degli altri cittadini o in azioni di deturpazione di aree pubbliche comunali”.

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