A Cassano solo il sindaco crede ancora nel suo vice

A Cassano solo il sindaco crede ancora nel suo vice
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Maggioranza spaccata sul caso Ananasso.
Sinistra per Cassano prende le distanze e chiede al vicesindaco Vittorio Caglio, rinviato a giudizio per abuso d’ufficio, falso ideologico ed estorsione in concorso, di dimettersi.
Il Pd, di cui Caglio fa parte, aveva subito inviato un comunicato in cui dichiarava di sostenerlo, mentre Cassano etica ecologista e Sinistra per Cassano avevano nicchiato. Almeno finora. Quest’ultima, infatti, è uscita allo scoperto con una nota a firma dell’assessore Simona Merisi, dei consiglieri Pietro Zanaboni e Giacomo Forcella, e del portavoce Franco Salamini.
La Sinistra chiede al borgomastro Roberto Maviglia di pensare al bene di tutta la maggioranza: "Caldeggiamo un gesto di responsabilità da parte del vicesindaco e siamo comunque certi che il primo cittadino riconosca la preminenza degli interessi generali rispetto alle, seppur comprensibili, posizioni dei singoli", hanno detto i rappresentanti. Ma Maviglia non intende ascoltarli. "Prendiamo atto della sua posizione e della considerazione che ha delle altre forze politiche", ha commentato Simona Merisi.
Nel frattempo il vicesindaco sta riflettendo sul da farsi mentre il borgomastro, che non intende ritirare òe deleghe, ha fatto sapere che Cassano etica ecologista vorrebbe che facesse un passo indietro, ma rispetterà la sua decisione.
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