Ingegnere cernuschese è finito in orbita

Ha vissuto le stesse sensazioni che gli astronauti provano in orbita.

Ingegnere cernuschese è finito in orbita
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L'ingegnere cernuschese Marco Molina non è andato nello spazio, ma è come se ci fosse stato. Sì, perché non è stato lanciato nell’universo, ma ha vissuto le stesse sensazioni che gli astronauti provano in orbita.

Come un astronauta

Marco Molina non è andato nello spazio, ma è come se ci fosse stato. Sì, perché non è stato lanciato nell’universo, ma ha vissuto le stesse sensazioni che gli astronauti provano in orbita. Il cernuschese è un ingegnere aerospaziale di Leonardo, realtà che partecipa a «H2020 Graphene Flagship», il più grande programma pluriennale di ricerca finanziato dalla Commissione Europea.

Ingegnere finito... in orbita

La società, con sede a Nerviano, è stata parte attiva del progetto con la sezione di «Business Spazio della Divisione Sas», che è destinataria di una concessione per studiare e realizzare, in partnership con l’Università di Bruxelles e l’Università di Cambridge, un dispositivo sperimentale per il raffreddamento di satelliti che utilizza il grafene, materiale molto resistente composto da atomi di carbonio.

Esperimenti spaziali

Il funzionamento di tale apparecchiatura, denominata Loop Heat Pipe (Lhp), è stato provato in microgravità durante una campagna di voli parabolici organizzati dall’Agenzia spaziale europea, la Esa. Proprio a uno di questi Molina ha partecipato in qualità di responsabile del progetto «Graphene Lhp».

L'intervista completa sul numero del giornale in edicola e nello sfogliabile on line da sabato 9 dicembre.

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