tra fede e solidarietà

Volontari di Cernusco sul Naviglio tornano in Terra Santa per la raccolta delle olive: “Segnali di speranza”

Dopo tre volontari andati a Ortàs ora è rientrato anche un secondo gruppo di 12 cernuschesi che ha operato a Betania

Volontari di Cernusco sul Naviglio tornano in Terra Santa per la raccolta delle olive: “Segnali di speranza”

Sono rientrati in settimana i volontari di Cernusco sul Naviglio impegnati nella raccolta delle olive a Betania, in Palestina. Si tratta del secondo gruppo partito tra ottobre e oggi, dopo i tre cernuschesi che avevano prestato servizio a Ortàs lo scorso ottobre.
La missione è stata organizzata, come sempre, dall’Imo – Impegno per il Medio Oriente.

Chi ha partecipato alla missione

A partire per Betania sono stati Elena Beretta, Elisa Manfra, Enea Zapparoli, Giancarlo Rassiga, Raffaele Curci, Francesca Regina, Luigi Trevisin, Patrizia Amadei, Serina Pelleriti e Rina Del Piero, accompagnati da don Antonio Giovannini e don Claudio Preda.

La loro presenza è stata particolarmente significativa perché, a causa della guerra, negli ultimi anni i volontari non avevano potuto raggiungere gli oliveti delle comunità religiose locali.

“Segnali di speranza”: il racconto dei volontari

Ci sono segnali di speranza” racconta Enea Zapparoli, tra i partecipanti alla missione.

L’ultima raccolta risaliva al 2022, poi la guerra ha bloccato tutto. Sono tornato lo scorso marzo per iniziare la preparazione degli oliveti, tagliando l’erba dove sarebbero state posizionate le reti. È stato impressionante vedere luoghi solitamente affollati di turisti e pellegrini completamente deserti.

Oggi, spiega Zapparoli, la situazione turistica rimane ancora molto difficile, ma i primi viaggi stanno riprendendo, segnale importante per la vita religiosa e sociale della zona.

Il sostegno alle suore e l’incontro con i vescovi

Partiti il 28 ottobre 2025, i volontari hanno lavorato per il convento delle suore di San Vincenzo de’ Paoli. Durante il soggiorno si sono uniti ai vescovi della Diocesi ambrosiana arrivati in pellegrinaggio per la pace, partecipando alla celebrazione eucaristica al Getsemani, dove hanno incontrato l’arcivescovo monsignor Mario Delpini e il vescovo cernuschese Luca Raimondi.

Il gruppo ha fatto visita anche al patriarca di Gerusalemme, cardinale Pierbattista Pizzaballa.

Un viaggio intenso nonostante un raccolto difficile

Ancora Zapparoli:

Dal punto di vista religioso è stato un viaggio intenso. Senza i pellegrini, abbiamo potuto visitare con calma il Santo Sepolcro, dove di solito servono tre ore di coda per entrare pochi secondi, e partecipare alla Messa all’interno. Lo stesso per la Basilica della Natività a Betlemme.

Se l’esperienza spirituale è stata particolarmente forte, lo stesso non si può dire del raccolto: l’annata è stata pessima.

Almeno siamo potuti tornare dalle suore, che in questi anni hanno vissuto quasi isolate

è la sua conclusione