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Vivere Cernusco contro il deposito rifiuti troppo vicino al pozzo d'acqua potabile

Dopo lo stralcio del punto dall'ordine del giorno del Consiglio comunale, Vivere Cernusco auspica il coinvolgimento dei Comuni limitrofi

Vivere Cernusco contro il  deposito rifiuti troppo vicino al pozzo d'acqua potabile
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Un tema che sta facendo molto discutere a Cernusco e non solo. Anche nella vicina Cassina de' Pecchi l'Amministrazione ha alzato la voce per chiedere una revisione delle scelte adottate e un coinvolgimento più ampio degli interlocutori. Ora sulla realizzazione del nuovo deposito rifiuti della Tregenplast  arriva anche la netta presa di posizione di Vivere Cernusco che ha chiesto al sindaco Ermanno Zacchetti  di rivedere le scelte sino a qui adottate.

Il deposito che fa discutere

Proprio oggi, sabato 29 aprile, la lista ambientalista di minoranza Vivere Cernusco ha diffuso un comunicato per dire la propria sulla situazione che ormai va avanti da alcune settimane.

In commissione Territorio, è stata portata una proposta di delibera, da discutere nel consiglio comunale del 3 maggio, in cui si accoglieva la richiesta della Tregenplast (azienda che si occupa di stoccaggio e riciclo di rifiuti plastici) di ridurre la fascia di rispetto tra il suo nuovo deposito rifiuti e il pozzo dell'acqua potabile di via Firenze.  Il nostro capogruppo Giordano Marchetti ha subito chiesto di rivedere questa scelta, con una serie di argomentazioni stringenti

si legge nel comunicato

Esiste una norma che impedisce di ridurre a meno di 200 metri la distanza tra pozzi di acqua potabile e depositi di rifiuti, e di questo si tratta nel caso della Tregenplast; infatti l'attività che l'azienda intende collocare nel sito di via Novara riguarda un processo riguardante rifiuti plastici, non certo privo di rischi ambientali.

Il pozzo interessato presenta già croniche criticità; è stata da tempo evidenziata la presenza di inquinanti come cloro esavalente e solventi clorurati.

Tregenplast per la sua attività si appoggia già su altre strutture, a Cernusco e Cassina de Pecchi, collocate al di fuori della fascia di rispetto di pozzi di acqua potabile, quindi un no a questa richiesta non comprometterebbe la sua attività imprenditoriale.

Il mancato coinvolgimento dei vicini

Tra le situazioni critiche segnalate da Vivere, poi, c'è anche la scelta da parte del Comune di Cernusco di non coinvolgere nella discussione le Amministrazioni limitrofe. Un scelta che sarebbe stata opportuna visto che, a detta di Marchetti, la vicenda ha risvolti ambientali di interesse sovracomunale.

Non è stato pensato nemmeno di convocare una conferenza di servizio con ATO, CAP, ARPA, enti preposti alla tutela della nostra acqua potabile.

Cambio di strategia?

Ieri, venerdì 29 aprile 2023, i consiglieri comunali hanno ricevuto la comunicazione dello stralcio del punto in discussione il 3 maggio, con un rinvio a data da destinarsi. Una scelta che Vivere auspica possa essere preludio a una diversa trattazione dell'argomento e a un maggior coinvolgimento di tutte le parti in causa.

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