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Violenza sulle donne, siglato il nuovo protocollo tra Regione Lombardia e Prefetture

Obiettivo di realizzare iniziative e attività volte a prevenire e contrastare il fenomeno della violenza contro le donne

Violenza sulle donne, siglato il nuovo protocollo tra Regione Lombardia e Prefetture
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È stato firmato in Prefettura a Milano il nuovo protocollo fra Regione Lombardia e Prefetture per il contrasto alla violenza contro le donne.

Violenza sulle donne, siglato il nuovo protocollo tra Regione Lombardia e Prefetture

L’intesa fra Palazzo Lombardia e gli uffici del Governo nelle Province della regione è attiva dal 2017 con l’obiettivo di realizzare iniziative e attività volte a prevenire e contrastare il fenomeno della violenza contro le donne, con particolare riferimento all’attivazione di interventi di sensibilizzazione, formazione e prevenzione dedicata ai soggetti che operano sul tema della violenza.

Il documento sottoscritto è stato quindi presentato in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’assessore regionale alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità, Elena Lucchini, e il Prefetto di Milano, Claudio Sgaraglia, alla presenza dei vertici delle forze di Polizia e dei Prefetti della Lombardia. L’intesa varrà quindi per gli anni 2024-2027.

Potenziato ruolo Forze dell’ordine

“Il protocollo rinnovato giovedì 14 marzo – ha dichiarato l’assessore Lucchini – rafforza infatti la collaborazione già consolidata negli anni tra Regione Lombardia e le Prefetture-Uffici Territoriali del Governo della nostra regione. Una collaborazione finalizzata quindi alla realizzazione di iniziative e attività volte a prevenire e contrastare il fenomeno della violenza contro le donne”.

“L’intesa – ha spiegato l’assessore regionale – potenzia infatti il ruolo delle Forze dell’ordine in qualità di soggetti aderenti alle nostre reti antiviolenza interistituzionali territoriali. Lo fa promuovendo infatti azioni volte a favorire un’accoglienza il più possibile appropriata delle donne vittime di violenza all’interno delle strutture della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri”.

Percorsi di formazione

Intendiamo infine costituire, ha aggiunto, “un gruppo di lavoro per l’individuazione dei percorsi di formazione e specializzazione rivolti al personale delle Forze dell’ordine e diffondere, attraverso apposite attività di comunicazione, informazioni relative a specifici servizi attivati per un’adeguata presa in carico delle donne vittime di violenza. Grazie alle donne e agli uomini in divisa – ha concluso Lucchini – che ogni giorno sono al servizio della sicurezza e della legalità e che oggi testimoniano il valore di un’imprescindibile alleanza civile contro la violenza di genere”.

Il gruppo di lavoro

Il gruppo tecnico citato dall’assessore Lucchini avrà quindi il compito di monitorare il funzionamento del protocollo e affrontare eventuali elementi di criticità.

E questo, infatti, oltre a individuare i percorsi di formazione e specializzazione rivolti al personale delle Forze dell’ordine. Sarà composto da: rappresentanti della Direzione Generale Famiglia, Solidarietà Sociale, Disabilità e Pari opportunità di Regione Lombardia; rappresentanti della Prefettura di Milano, in qualità di Coordinatore delle Prefetture – Uffici Territoriali del Governo della Lombardia; un rappresentante della Polizia di Stato (componente del Tavolo Regionale Permanente antiviolenza); un rappresentante dell’Arma dei Carabinieri (componente del Tavolo Regionale Permanente antiviolenza).

Cosa contiene il protocollo

Il protocollo firmato alla sua terza edizione e, tra gli impegni presi dalle parti, prevede quindi:

  1. Promuovere modalità di formazione specifica e uniforme rivolta al personale di Polizia e Carabinieri. Obiettivo: prevenzione e repressione dei reati inerenti la violenza di genere, valorizzando modelli e buone prassi già in atto
  2. Sostenere azioni volte a favorire l’accoglienza delle donne vittime di violenza di genere all’interno delle strutture della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri
  3. Promuovere la collaborazione tra le Forze dell’ordine e le Reti territoriali antiviolenza attive sul territorio regionale
  4. Diffondere, attraverso apposite attività di comunicazione, informazioni relative a specifici servizi attivati per accogliere le donne vittime di violenza da parte delle Forze dell’ordine.
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