La vertenza

Verti, 180 lavoratori verso il licenziamento collettivo

Si è aperta la procedura per i dipendenti della compagnia assicurativa con sede a Cologno Monzese che hanno deciso di non accettare le buonuscite dell'azienda.

Verti, 180 lavoratori verso il licenziamento collettivo
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Verti, 180 lavoratori verso il licenziamento collettivo. Si è aperta la procedura per i dipendenti della compagnia assicurativa con sede a Cologno Monzese che hanno deciso di non accettare le buonuscite dell'azienda.

Vertenza Verti: avviata la procedura per i licenziamenti collettivi

La comunicazione legata all’avvio della procedura per il licenziamento collettivo è stata recapitata ai sindacati lunedì 2 maggio 2022 . E coinvolge circa 180 lavoratori che in questi mesi hanno deciso di non accogliere le proposte di Verti, tra buonuscite e ricollocamenti in società "sorelle" e appaltatrici, ma con una drastica riduzione degli orari e (conseguentemente) delle buste paga. Lunedì 9 maggio si terrà una nuova assemblea nel cortile della sede di via Volta della compagnia di assicurazione online. E solo allora arriveranno comunicazioni ufficiali da parte di Fisac Cgil, First Cisl, Fna, Snfia e Uilca, in stato di agitazione sin da novembre, quando il Gruppo Mapfre aveva annunciato i 325 esuberi complessivi (su oltre seicento totali) e l’avvio di un drastico piano di ristrutturazione aziendale.

In attesa che i dipendenti che hanno scelto di rimanere in Verti tornino a manifestare e a pronunciare il loro secco "no" al disegno dell’azienda, sono intanto filtrati i numeri legati alla procedura di esodo volontario. Ad accogliere gli "incentivi" della compagnia sarebbero stati solo circa 130 dipendenti. La maggioranza di loro, quindi, è rimasta.

Una vicenda iniziata a novembre con l'annuncio di 325 esuberi

A metà dello scorso mese si erano chiuse le conciliazioni per coloro che avevano accettato di rassegnare le proprie dimissioni, con il riconoscimento di un contributo economico che prevedeva una media di 28 mensilità fino a un massimo di 33. Pochi, invece, gli operatori che hanno invece optato per il ricollocamento in altre aziende che fanno parte del Gruppo o che sono affiliate a esso.

Ora ci sono tre mesi prima che la comunicazione dell’avvio della procedura si tramuti nei veri e propri licenziamenti. Nel mezzo l’apertura dei tavoli di trattativa, che coinvolgeranno anche i vertici e la cabina di regia per le crisi aziendali di Regione Lombardia. Continua quindi il momento difficile per i lavoratori, iniziato in autunno quando Verti comunicò il corposo e pesante piano di riorganizzazione interna che prevede praticamente lo smantellamento dell’intero reparto del contact center. Di fatto, nell’intenzione del gruppo spagnolo Mapfre c’è la volontà di ridurre della metà l’attuale forza lavoro, che conta poco più di seicento persone. Di queste, molte vivono in Martesana, con un età media di 45 anni.

La posizione dell'azienda

"Per fronteggiare l’attuale situazione di mercato si rende indispensabile per Verti aumentare la propria competitività attraverso l’accelerazione di tutti quei processi di automazione e digitalizzazione che consentono di rispondere in maniera innovativa alle esigenze dei clienti e di stare al passo con l’evoluzione del mercato stesso - hanno spiegato dalla stessa società nel recente passato - Questa riorganizzazione ci permetterà quindi di mirare a quell’efficientamento capace di salvaguardarne la competitività e, in prospettiva, creare le condizioni idonee per il rilancio e la crescita di un business digitale".

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