"Verità per Giulio Regeni otto anni dopo la sua morte"
L'Amministrazione comunale di Cologno Monzese unita: "Ci auguriamo che venga fatta giustizia al processo"
Fiori gialli e coccarde dello stesso colore appuntate al petto. A otto anni dalla scomparsa e della morte di Giulio Regeni, il ricercatore torturato e ucciso in Egitto, ieri, giovedì 25 gennaio 2024, l'Amministrazione comunale di Cologno Monzese guidata dal sindaco Stefano Zanelli ha voluto ricordare il giovane. Il tutto a pochi giorni dall'inizio del processo che vede come imputati quattro agenti dei Servizi segreti egiziani.
Al via il processo per la morte di Giulio Regeni
Il 20 febbraio si aprirà il dibattimento.
"Ci auguriamo che venga fatta giustizia per un giovane italiano ucciso da un regime che reprime e continua a violare i diritti umani - hanno sottolineato da Cologno Solidale e Democratica, presente davanti al Comune con l'assessore Loredana Verzino e i consiglieri della lista - Siamo al fianco della famiglia Regeni e dell’avvocata Ballerini, a cui va il nostro abbraccio. Continueremo a chiedere che vengano accertate le responsabilità e che si faccia piena luce sull’assassinio di Giulio Regeni".
Il messaggio di vicinanza e giustizia di Cologno
Davanti a Villa Casati erano presenti tra gli altri anche il vicesindaco Loredana Manzi e l'assessore Alessandro Del Corno (Pd) e i colleghi di Giunta Vincenzo Barbarisi (Verdi-Sinistra italiana), Antonio Velluto (Cologno Libera) e Paola Lodato (Cinque Stelle), appena nominata da Zanelli dopo le dimissioni dalla Giunta di Lorella Villa. Oltre a Takla Moris, rappresentante degli studenti dell'istituto superiore Leonardo da Vinci.