Il caso

Vaprio, più di ottocento firme per recintare il sagrato della chiesa

Il parroco ha ricevuto l'appoggio di fedeli e cittadini, ma il sindaco tentenna.

Vaprio, più di ottocento firme per recintare il sagrato della chiesa
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La dura lettera contro la movida maleducata sul sagrato della chiesa di Vaprio scritta dal parroco don Giuseppe Mapelli ha sortito l'effetto sperato: sono già più di ottocento le firme a sostegno della proposta del religioso di realizzare una recinzione a protezione di San Nicolò. Il sindaco Luigi Fumagalli non sembra però del tutto convinto.

Più di ottocento firme per "proteggere" San Nicolò

La lettera contro i maleducati che sporcano e fanno schiamazzi sul sagrato della chiesa ha fatto discutere e scaldato gli animi. In tantissimi hanno appoggiato l'iniziativa di don Giuseppe, non soltanto fra i parrocchiani, ma anche tra semplici cittadini che hanno voluto dare il loro supporto e dire "basta" alla movida maleducata. Un successo tale che ha spinto il parroco a inviare la missiva e le firme ai Carabinieri, alla Polizia Locale e al sindaco Fumagalli.

Quest'ultimo la scorsa settimana aveva dato il suo appoggio alla realizzazione del recinto di protezione del sagrato, ma sembra ora aver fatto un passo indietro.

"Raccogliere firme così, non basta – ha commentato – Stiamo valutando la situazione. Una recinzione servirebbe solo a inasprire il problema. Interverremo anche con ordinanze se necessario".

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