Vaprio il cantiere per la nuova scuola media non ripartirà prima della primavera 2024
Preoccupata l'Amministrazione comunale che sta valutando il da farsi
Fermo da mesi per rivedere uomini e mezzi nel cantiere della struttura scolastica di Vaprio d'Adda sarà necessario attendere circa un anno.
Non solo errori progettuali
I lavori per la realizzazione della nuova scuola media? Sicuramente non riprenderanno prima della primavera del 2024.
A parlare è il vicesindaco Paolo Margutti che ha fatto la fosca profezia sulla base delle informazioni ricevute recentemente sulla vicenda.
Del resto basta recarsi nei pressi del cantiere per rendersi conto che qualcosa non sta procedendo nel verso giusto, con i lavori fermi ormai da mesi (lo stop ufficiale risale a marzo 2022, ma l’intervento era già fermo da tempo, ndr) erbacce e impalcature arrugginite ovunque.
Non ci sono solo gli errori progettuali che erano già stati rilevati ma anche altri aspetti che andranno adeguati. Il progetto avrebbe dovuto essere pronto per la fine di maggio ma l’Inail (l’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro, incaricato della realizzazione dell’opera in virtù di un accordo stretto dalla Amministrazione guidata dall’allora sindaco Andrea Beretta, ndr) ha concesso una proroga ai professionisti, per cui non sarà pronto prima di metà luglio, poi ci sarà la validazione del progetto e quindi l’ente potrà indire la gara per cercare un’impresa che realizzi l’opera.
Incognita sui costi
Secondo il vicesindaco non si potrà quindi arrivare alla gara d’appalto prima dell’autunno, con un’ulteriore incognita.
Non conoscendo l’entità del progetto non siamo neanche a conoscenza del suo importo. Quindi non sappiamo se sarà superiore o inferiore al limite previsto dall’Unione europea (5milioni e 300 euro), e conseguentemente come sarà la procedura. Quello che è certo è che i lavori, se tutto va bene, non potranno riprendere prima della primavera 2024. Quello che sappiamo oggi è che i costi lieviteranno ancora. Al momento siamo arrivati a 10 milioni di euro ma purtroppo nel contratto non è prevista né una data di conclusione dell’opera né un tetto massimo di spesa. L’unica cosa che è stata stabilità è che il Comune dovrà versare il 3% del costo. Mi chiedo come sia stato possibile sottoscrivere un accordo del genere. Io credo che se una persona va a comprare un semplice panino non aspetta due settimane prima che glielo diano, o glielo danno subito o se ne va. Idem sui costi, se per un sandwich chiedono 10mila euro non credo che ci sarebbe qualcuno che accetta.
ha spiegato
Margutti ha sottolineato come, già da tempo, l’Amministrazione comunale si è rivolta a un legale per farsi seguire in tutta la vicenda scuola media.
In qualche modo dovremo attivarci su questo fronte. Il nostro problema è che siamo di fronte a quello che è a tutti gli effetti un contratto d’affitto e non abbiamo modo di interagire. Credo che a questo proposito qualcuno qualche responsabilità ce l’abbia.
Il servizio completo nell'edizione della Gazzetta dell'Adda in edicola e nell'edizione sfogliabile online per smartphone, tablet e Pc da sabato 17 giugno 2023.