Vaprio, il calvario dei pendolari si allunga: riapertura totale a novembre

Doccia fredda per i pendolari che speravano di poter accedere liberamente al ponte sull'Adda da settembre. I lavori, e tutte le restrizioni, proseguiranno fino a novembre.

I lavori continuano

La riapertura totale al traffico del ponte tra Vaprio d'Adda e Canonica d'Adda, slitterà di circa due mesi e mezzo. Prevista per settembre, infatti, sarà rinviata a metà novembre, con il proseguimento della viabilità a senso unico alternato, il divieto di passaggio per i mezzi pesanti e tutte le conseguenze sul traffico che, con la piena ripresa delle attività lavorative e la riapertura delle scuole potrebbe andare in crisi.

A rendere necessario lo slittamento della fine dei lavori sono state le difficoltà di carotaggio dell’arco e la necessità di procedere alla sostituzione di un solo pendino alla volta. Dall’inizio dei lavori, infatti, sono stati sostituiti solo otto (su un totale di 36), di questi manufatti, presenti nell’arco sud del ponte. Esiste però ancora una speranza di tempi più brevi per la conclusione dei lavori se i monitoraggi dovessero dare esito positivo e consentire il taglio di due pendini contemporaneamente.

Un avvio tribolato

Anche l’avvio dell’intervento non era proprio filato liscio con continui slittamenti nell’inizio delle operazioni che, programmate per i primi di aprile, hanno in realtà preso il via a giugno, cosa che ha fatto procrastinare anche il termine dell’intervento, all’inizio in calendario a luglio, quindi a settembre e adesso presumibilmente a metà novembre. Nei primi giorni di istituzione del senso unico alternato regolato da semafori, sui due lati del ponte si sono formate lunghe code di auto, una situazione migliorata nei giorni successivi con lo stop ai mezzi pesanti e l’installazione di un impianto semaforico "intelligente" e in grado di regolare tempi diversi in base al traffico.

Stop ai mezzi pesanti

Lo stop ai mezzi pesanti sta impegnando anche la Polizia Locale vapriese che dall’inizio dei lavori ha effettuato numerosi controlli e "bloccato" i bisonti della strada che giungono all’imbocco del ponte. In molti casi si tratta di camionisti stranieri che arrivano al viadotto seguendo le indicazioni fornite dal navigatore, anche se non mancano i furbetti che provano comunque il passaggio nonostante i restringimenti posti lungo la strada che, in taluni casi, sono stati addirittura spostati dalla loro sede. Come nel caso di quello posizionato sul lato bergamasco, a Canonica, in prossimità della rotatoria che porta al ponte.