Vandali colpiscono le pietre d'inciampo a Brugherio: spezzato il leggio di un deportato
Presa di mira una delle installazioni inaugurate in occasione del Giorno della Memoria. La denuncia dell'Anpi
![Vandali colpiscono le pietre d'inciampo a Brugherio: spezzato il leggio di un deportato](https://primalamartesana.it/media/2025/02/vandali-1-420x252.jpg)
Dei vandali (al momento ancora senza un nome e un volto) hanno preso di mira uno dei cinque leggii inaugurati nel Parco Miglio di Brugherio in occasione della Giornata della Memoria. Uno per ognuno dei brugheresi a cui sono state dedicate le pietre d'inciampo posizionate nell'area verde centrale della città, in via De Gasperi.
Vandalizzate le pietre d'inciampo
Le installazioni in metallo sono state volute dall'Amministrazione Assi per riportare le informazioni biografiche dei cinque martiri della lotta al nazifascismo. L'ultima pietra d'inciampo è stata posizionata proprio durante le celebrazioni legate alla ricorrenza del 27 gennaio, giorno della liberazione nel 1944 del campo di sterminio di Auschwitz.
La denuncia dell'Anpi
L'Anpi, appreso dell'atto vandalico, ha voluto denunciare pubblicamente quanto accaduto. Il leggio preso di mira è stato spezzato dal basamento. E al momento non si sa che fine abbia fatto: sparito nel nulla.
![vandali 2](https://primalamartesana.it/media/2025/02/vandali-2.jpg)
![vandali 1](https://primalamartesana.it/media/2025/02/vandali-1-1.jpg)
"L’Anpi invita i cittadini a vigilare e a impegnarsi per la difesa della memoria dei valori della Resistenza. Sabato 25 gennaio erano stati inaugurati, all’interno del parco di via Galvani, dove sono state poste le pietre d’inciampo brugheresi, cinque leggii per ricordare i nostri concittadini deportati, con la complicità dei fascisti, nei campi di stermino nazisti e lì uccisi o morti di stenti. Uno di questi leggii, nella notte tra venerdì e sabato della scorsa settimana, è stato totalmente vandalizzato. Al momento non sappiamo se si tratta di un gesto vandalico, oppure se sia stato un preciso atto di sfregio contro un simbolo che ci invita a ricordare e a riflettere sulle vittime di un’ideologia che ha portato alla dittatura, alla violenza, alle deportazioni e alla guerra".
L'Associazione nazionali partigiani brugherese ha ricollegato il gesto a un contesto più generale.
"Constatiamo come atti simili, prima pressoché assenti nella nostra città, trovino oggi una loro moltiplicata presenza, attraverso, scritte, striscioni, gazzarre e devastazioni che, oltre ad avere un considerevole costo economico hanno un altrettanto disvalore sociale - hanno aggiunto dall'Anpi - Non è certamente estraneo a ciò il clima generale che vive la nostra Nazione e, in coerenza con ciò, il susseguirsi in città di atti volutamente provocatori, che vanno dalla presentazione di libri che puntano a uno 'strano' rilancio politico e spirituale della nostra civiltà, alla volontà, su proposta di Fratelli d’Italia, di dedicare una via al giovane di estrema destra Sergio Ramelli. L’Anpi di Brugherio, città che ha visto i suoi giovani partigiani morire per liberare l’Italia dal fascismo, condanna fermamente queste iniziative e invita i cittadini a vigilare e a impegnarsi per la difesa e l’estensione dei valori della Resistenza. I cittadini sanno bene che è dalla Resistenza che è nata la nostra democrazia, la nostra Costituzione, la nostra Repubblica".