Uno studentato universitario in città: Pioltello ci prova e candida l'ex Enaip
Il Comune ha deciso di candidare la struttura al bando del Ministero dell'Università e della Ricerca a caccia di alloggi per studenti
Un’occasione ghiotta per la città, ma è meglio volare bassi per non rischiare di rimanerci male in caso di delusione. Perché la proposta arrivata sul tavolo della Giunta di Pioltello è di quelle che fanno leccare i baffi: trasformare l’edificio di via alla Stazione (ex Enaip) in uno studentato universitario. Il tutto a spese di un operatore privato chiamato a gestirlo e del ministero dell’Università e della Ricerca che si prepara a pubblicare un bando nazionale.
Prossima fermata: studentato universitario
Il primo passo intanto è stato compiuto: con una delibera firmata dalla sindaca Ivonne Cosciotti e dagli assessori è stato dato mandato ai dirigenti dei settori Lavori pubblici e Patrimonio di intavolare il dialogo con la società Rimond Icd, per lavorare a sei mani alla partecipazione alla manifestazione d’interesse indetta dal Mur.
Carenza di alloggi per gli studenti
Si parte da un fatto di cronaca recente: i ragazzi di tutta Italia hanno alzato la voce chiedendo al Governo di mettere mano alla situazione dei costi degli affitti per gli studenti, calmierando i contratti di locazione dei privati e lavorando per aumentare i posti in convitti e studentati. Proprio in tal senso il ministero ha emanato un avviso finalizzato all’individuazione di soggetti, pubblici e privati, potenzialmente interessati a destinare alloggi e residenze agli universitari. Per candidarsi, però, non basta la volontà, servono anche precisi requisiti come per esempio la vicinanza dai mezzi di trasporto pubblici, la possibilità di prevedere servizi collaterali alle attività degli studenti e spazi comunitari come mense, cucine o aule studio.
La candidatura dell'ex Enaip
Un bando che sembra essere stato cucito su misura proprio dell’ex edificio Enaip.
Quando abbiamo dovuto inserire la distanza dai mezzi di trasporto ci siamo trovati in imbarazzo: il minimo era 200 metri, nel nostro caso siamo addirittura a pochi passi. Quando l’operatore privato ci ha presentato questa possibilità, siamo subito stati positivi e propositivi. Avere uno studentato in città rappresenterebbe un’occasione per riqualificare lo stabile, per portare nuova gente nel quartiere creando indotto per bar, supermercati, negozi e più in generale ne trarrebbe vantaggio l’intero tessuto sociale.
ha commentato il vicesindaco con delega al Patrimonio Saimon Gaiotto.
44 posti letto e servizi comuni
L’edificio potrebbe ospitare sino a un massimo di 44 posti letto, divisi tra stanze doppie e singole, con la possibilità di prevedere senza grossi impedimenti anche aule studio, spazi comuni, refettorio, cucina e lavanderia. L’iter è tutt’altro che semplice e il percorso è solamente alle battute iniziali: nel caso in cui la proposta pioltellese fosse ritenuta congrua dal Mur, il progetto dovrebbe passare al vaglio del Consiglio comunale prima di poter essere candidato a un eventuale bando di finanziamento.
Manteniamo i piedi saldi per terra consapevoli che sia una strada non certo semplice da perseguire. Intanto, però, cominciamo a muoverci per non rischiare di perdere questo “treno”.
ha concluso il vicesindaco.