Un regalo per i 50 anni della Croce Bianca Melzo
Per l'occasione ieri, domenica 19 dicembre 2021 è stata benedetta una nuova ambulanza.
Un regalo speciale per festeggiare i 50 anni di presenza della Croce Bianca a Melzo. Ieri, domenica 19 dicembre 2021, nella piazza della chiesa Sant’Alessandro è stato benedetto il ventesimo mezzo del sodalizio, l’ambulanza numero 160 acquistata grazie al contributo della collettività e di alcuni donatori davvero speciali.
croce bianca melzo
Festa per la Croce Bianca Melzo
Una mattinata di festa per le tute arancioni che si sono ritrovate insieme alle altre associazioni melzesi per la benedizione del nuovo mezzo da parte del prevosto don Mauro Magugliani. Presente anche il sindaco Antonio Fusè che ha sottolineato il valore e l’impegno del gruppo, sempre in prima fila per portare soccorso a chi ne ha bisogno.
Specialmente in occasione dell’emergenza Coronavirus che ha comportato un grande dispendio di energia per far fronte alle fasi più critiche. Energie, ma anche chilometri, centinaia di migliaia percorsi. Un incremento che ha obbligato la Croce Bianca a “mettere in pensione” un mezzo prima del previsto e a correre per acquistare la nuova ambulanza.
Come spiegato dal presidente della sezione melzese Antonio Camerlengo, fondamentale è stato il contributo della comunità cittadina che si è subito spesa per sostenere la raccolta fondi. Delle attività commerciali, delle associazioni di categoria e del terzo settore, delle aziende non solo melzesi e di alcuni donatori “speciali” che non si sono tirati indietro dal dare un enorme contributo per continuare la missione della Bianca.
Alla festa hanno partecipato i volontari, di oggi e di ieri, compresi quelli che non sono potuti essere presenti fisicamente come lo storico fondatore Franco Negri che ha voluto comunque far pervenire un suo messaggio di vicinanza e di sostegno. Perché il testimone tra le tute arancioni si passa da anziano a giovane e così via, una realtà che continua il suo impegno da 50 anni fedele al proprio motto: “Aiuta il prossimo tuo come te stesso”.