Creare un vero polmone verde all’interno del territorio, oggi non è più una scelta lungimirante ma una necessità. A ricordarlo è stata la sindaca Ilaria Scaccabarozzi martedì durante l’incontro di presentazione in sala consiliare a Gorgonzola del progetto di forestazione urbana, sottolineando come il cambiamento climatico renda ogni anno più evidente il ruolo imprescindibile degli alberi.
L’importanza del bosco urbano
“Con temperature in aumento e ondate di calore sempre più frequenti abbiamo il dovere di restituire spazio alla natura – ha detto la sindaca – Questo progetto rappresenta un passo fondamentale per rigenerare l’ambiente in cui viviamo”.
La nuova iniziativa di forestazione urbana ed extraurbana nasce su proposta di Città metropolitana e si inserisce in un quadro di interventi più ampio, finanziato tramite una linea del Pnrr dedicata alla creazione di estese aree boscate. A illustrarne l’impatto è stato il consigliere metropolitano Giorgio Mantoan, che ha evidenziato come il progetto sia frutto di una sinergia tra Città metropolitana e altri 18 Comuni impegnati insieme in un percorso di transizione ecologica.
“Il riconoscimento del capitale verde come infrastruttura strategica è un passaggio culturale importante – ha spiegato – Speriamo che questo intervento possa diventare un volano per il futuro”.
I numeri del progetto
La sfida non è semplice: non si tratta infatti di un tradizionale intervento di verde urbano, ma della realizzazione di veri e propri sistemi boscati. Nella prossima stagione di piantumazione saranno messi a dimora 62 ettari di nuovi alberi e arbusti, con una densità di circa 1.000 esemplari per ettaro. Un investimento significativo, pensato per migliorare nel tempo la salute complessiva del territorio, contribuendo alla riduzione delle isole di calore e all’assorbimento di CO2. Il Comune di Gorgonzola in particolare ha individuato come area di intervento 1,25 ettari di terreno a nord del cimitero di via Ticino, dove saranno messe a dimora 1.258 tra specie arboree e arbustive autoctone, provenienti dai vivai Ersaf di Curno.
Mantoan ha inoltre ricordato l’importanza della manutenzione, spesso sottovalutata nei progetti ambientali:
“La piantumazione non basta – ha aggiunto – Questo intervento include una manutenzione programmata per i primi cinque anni, un elemento fondamentale per garantire che il bosco possa crescere e consolidarsi”.
L’obiettivo del piano
Sulla visione strategica dell’iniziativa è intervenuta anche la dottoressa Maria Pia Sparla, richiamando l’obiettivo di generare un bosco, o più boschi, capaci di dialogare con la città e con il territorio circostante.
“Quando il grigio e il verde si incontrano e dialogano positivamente, si realizza quello che chiamiamo il teorema del 3-30-300 – ha affermato – Ogni cittadino dovrebbe vedere almeno tre alberi dalla propria finestra, vivere in quartieri con il 30% di copertura arborea e avere un’area verde a 300 metri da casa”.
Oltre ai benefici climatici, l’impatto sulla salute è evidente: gli alberi filtrano il particolato, migliorano la qualità dell’aria e contribuiscono al benessere psicofisico degli abitanti. A questi vantaggi si aggiungono i servizi ecosistemici, con un ritorno economico misurabile nel lungo periodo. La progettazione è stata preceduta da un’analisi approfondita del territorio metropolitano, della sua conurbazione e delle zone più colpite dall’incidenza del costruito, identificando i luoghi più idonei per interventi efficaci di riforestazione.
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